Nuova stagione turistica alle porte, solite brutte abitudini. Via Vespucci a San Salvo Marina, in questi primi assaggi di estate, si conferma regno della sosta selvaggia: l’esatto contrario delle intenzioni dell’amministrazione comunale che nel 2018 con l’eliminazione dei parcheggi pensò di trasformarla nel boulevard della marina, considerata la vicinanza con i numerosi posti auto sul lungomare.
Nelle prime occasioni festive accompagnate dal bel tempo – in particolar modo il primo maggio e il fine settimana del 4 e 5 – sono state decine le auto parcheggiate in sosta vietata in entrambi i lati, su marciapiedi e su quelle che una volta erano le aiuole che avrebbero dovuto dare maggior decoro alla zona. Il fenomeno è ovviamente presente tutto l’anno, ma con l’arrivo del caldo assume dimensioni maggiori.
Proprio le aiuole rappresentano plasticamente l’impotenza (e/o l’assenza di volontà) dell’amministrazione comunale di contrastare tale situazione di degrado e la mole di incivili. Nel 2018, con la sindaca Tiziana Magnacca, quella che doveva essere una riqualificazione portò all’abbattimento di alberi storici con la realizzazione di marciapiedi a raso, eliminazione dei parcheggi e piante a delimitare le zone per i pedoni.
Le buone intenzioni si infransero contro la dura realtà ben presto: dissuasori metallici per evitare la salita delle auto sui marciapiedi sempre ammaccati e piegati e infine rimossi, piante sempre secche perché schiacciate dai veicoli fino alla completa pavimentazione delle aiuole, simbolo della resa di fronte ai parcheggiatori selvaggi.
Il recente assalto degli incivili non è passato inosservato dando vita a un botta e risposta a distanza su Facebook, dove da tempo si è trasferito il dibattito pubblico. L’ex assessore Tonino Marcello, all‘epoca in giunta, cerca di smarcarsi da quell’intervento e attacca l’allora collega Giancarlo Lippis: «Cara amministrazione cerchiamo di risolvere questa situazione come avevate promesso. Per favore non diamo la colpa alla polizia locale che non fa le multe. Altrimenti l’amministrazione si prendesse la responsabilità di lasciare h24 un agente per non far parcheggiare. Premetto che io mi opposi a quel progetto senza parcheggio lungo quella strada, ma l’allora assessore Lippis rassicurò i commercianti che c’era il progetto per la realizzazione dei parcheggi sul terreno che costeggiava codesta strada».
La replica di Lippis non si è fatta attendere: «Per continuare ad essere protagonisti cosa non si farebbe, ad esempio dare colpe a coloro con cui si condividevano responsabilità amministrative, affermando che è colpa degli altri se qualcosa di male è stato fatto (lui sembra abbia fatto tutto nel modo migliore). Via Vespucci era una strada ad alta viabilità con marciapiedi in pessimo stato e impercorribili dai disabili. A poche decine di metri ci sono diversi parcheggi, ma l’educazione e l’abitudine, non li fa valutare a chi persiste nel parcheggiare lì dove la legge lo vieta. Ma non si può dare la colpa al cittadino, si preferisce discolpare il maleducato imputando tutta la responsabilità a chi le scelte le fece collegialmente ed ancora oggi se ne assume la responsabilità, come dovrebbero fare le persone adulte e coscienziose».
Nella stessa strada insiste anche una vicenda giudiziaria. Il Tar nel novembre del 2023 ha dato ragione al Comune che ha ordinato ad alcune attività la rimozione dei dehors piazzati nelle aree condominiali destinate a parcheggi. Le attività hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato.
In attesa di sviluppi sui vari fronti, il parcheggio selvaggio continuerà a regnare nel “boulevard” sansalvese prima di limitarsi, in estate, alle sole ore non occupate dall’isola pedonale.