Sì alla cassa integrazione per i lavoratori della Esplodenti Sabino. Il via libera è arrivato oggi dal ministero del Lavoro. Erano senza ammortizzatori sociali i 70 dipendenti dell’azienda di Casalbordino dove a settembre 2023 un’esplosione ha ucciso tre operai.
Nei prossimi giorni dovrebbe arrivare il dissequestro del sito produttivo dell’impresa che disinnesca ordigni e munizioni militari. Nei mesi scorsi è stata ipotizzata la riconversione della produzione, ma anche la vendita a una multinazionale estera. Parte del personale potrebbe essere reimpiegato dalla proprietà nel nuovo stabilimento di smaltimento delle batterie esauste nell’area artigianale di Pollutri.
All’attività sono state sospese le licenze dopo il terribile incidente mortale di settembre costato la vita a Giulio Romano, Fernando Di Nella e Gianluca De Santis, tre delle sei vittime in due anni e mezzo. Il 21 dicembre 2020, in un’altra esplosione, morirono Carlo Spinelli, Paolo Pepe e Nicola Colameo.