«Se proprio si dovevano abbattere quegli alberi, non tutti insieme»

«Siamo in una riserva naturale. Ammesso che tutti quegli alberi dovessero essere abbattuti, sarebbe stato necessario programmarne l’abbattimento nel corso degli anni. Non si possono tagliare di colpo tutti quegli alberi in un’area protetta da 57 ettari distribuiti su un fronte di circa tre chilometri di linea costiera». Quando nella Riserva naturale Marina di Vasto 86 alberi sono stati già abbattuti dalla tempesta di vento di inizio novembre e altri (la maggior parte) dalle motoseghe, Stefano Taglioli ribadisce la sua posizione: l’intervento del Comune è spropositato.

Stefano Taglioli (Gruppo Fratino Vasto)

«Noi – racconta il responsabile del Gruppo Fratino Vasto – abbiamo fatto un sopralluogo con un nostro tecnico e abbiamo stimato in circa 30-35 le piante pericolanti. Una valutazione conseguente a un’ispezione visiva eseguita da volontari laureati in agraria. La prova provata che la maggior parte di quegli alberi non è in condizioni critiche è stata la tempesta di vento con raffiche a circa 100 chilometri orari: pochi giorni dopo abbiamo trovato una quindicina di alberi crollati, di cui pochissimi pioppi. Quindi, se quegli alberi hanno resistito a raffiche così violente, dubito che potessero rappresentare, in un numero così elevato, un pericolo».

Saranno 75 lecci a prendere il posto degli altrettanti pioppi ed eucalipti che il Comune ha fatto tagliare. «Coloro che frequenteranno la pista la prossima estate – prevede Taglioli – dovranno farlo a temperature insopportabili col cambiamento climatico in atto. Gli alberi caduti causa tempesta di vento erano soprattutto eucalipti. Quando seguii, come tecnico ambientale, la realizzazione della pista ciclabile, segnalai che molti di quegli eucalipti avrebbero dovuto essere abbattuti. Sicuramente coi lavori era stato fatto un danno alle radici e un crollo di quegli alberi avrebbe creato un danno alla pista. Ironia della sorte, sono proprio quelli abbattuti dal vento». I lecci invece «hanno una crescita lentissima. Sono ottimi alberi da piantare, ma passeranno anni prima che raggiungano la dimensione di quei pioppi».

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