Tra buche, dislivelli, toppe e alberi abbattuti, la pista ciclopedonale di Vasto Marina è in condizioni non presentabili per un’estate che non è poi così lontana. Ieri mattina, approfittando del sole di una primavera ormai anticipata di settimane, salvo repentini cambiamenti di tempo che pure sono previsti nei prossimi giorni, di persone in giro in bici, ma soprattutto a piedi, se ne incontravano tante. Soprattutto sul viottolo costruito pochi anni fa per rendere la pista da ciclabile a ciclopedonale. I pedoni separati dai ciclisti, che così non devono fermarsi di continuo. A giudicare da quanto sia frequentata nelle belle giornate, piace questa pista aperta nel 2010 tra le polemiche di allora per il taglio di una cinquantina di alberi. E ora, dopo la tempesta di vento che ormai risale ai primi di novembre, i tronchi abbattuti prima dalle folate e poi dalle motoseghe perché ritenuti pericolanti dagli esperti del Comune sono 86 in tutto, di cui 75 da sostituire, quelli fatti segare dal Comune.
Per questi, in gran parte pioppi, il progetto e il costo (circa 40mila euro) sono a carico della Cogenio, impresa del settore dell’energia sostenibile, che si è accollata il lavoro quale compensazione ambientale di un intervento eseguito nella zona industriale di San Salvo. «Al posto delle piante abbattute verranno piantati dei lecci», dice l’assessore all’Ambiente, Gabriele Barisano.
«Abbiamo assegnato alla Pulchra la sistemazione delle aiuole, mentre la ditta che ha eseguito gli abbattimenti, la Cooperativa Sis di San Severo, ha già avviato anche la ripiantumazione per conto della Cogenio, oltre alla pulizia dei canali», spiega Alessandro d’Elisa, assessore ai Servizi manutentivi.
Riparare la pista
Rimettere a posto almeno i punti dissestati della pista è un lavoro da fare nel giro di qualche settimana. E comunque prima dell’estate. «I fondi li abbiamo chiesti, ma non ottenuti», dice il sindaco, Francesco Menna. «Abbiamo lavorato sul bilancio per reperire delle risorse».
«L’ufficio servizi – annuncia d’Elisa – sta predisponendo un progetto di manutenzione straordinaria per il rifacimento dei tratti più critici. I lavori saranno pagati con fondi del bilancio comunale. Magari arrivasse qualche finanziamento regionale. Non abbiamo ancora il calcolo preciso dei costi, ma siamo in un ordine di grandezza che va dagli 80mila ai 150mila euro».