Recinti dotati di telecamera e chiusura automatica per catturare i cinghiali nelle Riserve naturali di Vasto. Li posizionerà la cooperativa Cogecstre di Penne, cui il Comune ha affidato il servizio di montaggio, posizionamento e smontaggio delle reti. Quando la primavera è alle porte, il Comune cerca di ridurre la presenza degli ungulati nelle aree protette, che tra qualche settimana, con l’arrivo dei ponti primaverili, torneranno a popolarsi di visitatori.
Il dirigente del settore urbanistica-servizio parchi e riserve, Alfonso Mercogliano, ha firmato una «Determina a contrarre per l’affidamento del servizio per il posizionamento di recinto di cattura per i cinghiali nelle Riserve Marina di Vasto e Punta Aderci», emanata sulla base del Piano triennale 2024-2026 di gestione e controllo delle popolazioni di cinghiale nelle aree protette, approvato il 24 gennaio dalla Giunta comunale.
«Il piano – si legge nel documento – prevede di ridurre il numero dei cinghiali che stazionano nelle Riserve regionali presenti sul territorio del Comune di Vasto, tramite recinti di cattura, per poi conferire gli animali a centri di lavorazione carni per la loro macellazione, oppure con abbattimenti selettivi».
Il Comune, «al fine di dare attuazione al piano» ha chiesto alla Cogecstre, «che gestisce entrambe le Riserve regionali in forza del contratto per l’affidamento del servizio» stipulato il 28 novembre 2023, «un preventivo per il montaggio e smontaggio del recinto di cattura». La cifra è di 4mila 636 euro, Iva inclusa, ed è stata ritenuta congrua dal Comune. «Il montaggio – è scritto nella determina – comprenderà anche l’installazione di una telecamera alimentata con un pannello fotovoltaico ed installazione di un modem utilizzabile con sim telefonica/dati e fornitura di uno scatto a distanza per attivare la chiusura del recinto».