L’entroterra vastese al centro delle attenzioni delle società del vento. Il 29 febbraio è stato presentato al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica un nuovo progetto riguardante un ampio territorio già inserito in altri parchi eolici e fotovoltaici.
L’iter è alle primissime fasi, è in corso la verifica amministrativa della documentazione, quindi non se ne conoscono ancora i dettagli, se non i Comuni interessati: Cupello, Scerni, Furci, Monteodorisio, Gissi e Atessa. La potenza dell’impianto è di 40,5 Mw, minore rispetto a quella del parco eolico Abruzzo (66 Mw) il cui iter autorizzativo è in corso e che riguarda i comuni di Cupello, Fresagrandinaria, Palmoli, Tufillo e Furci.
Ad avanzare la richiesta è la società milanese Furci Collechiesi Srl, costituita l’anno scorso, molto probabilmente, proprio per portare avanti questo progetto, una prassi consolidata per questo genere di impianti: società costituite ad hoc che fanno riferimento a un’altra più grande.
Nelle poche informazioni disponibili sul sito del Ministero si citano tra i territori coinvolti anche quelli di Fresagrandinaria e San Buono (oltre al Molise) che però non figurano tra le località citate nel titolo del progetto. Solo quando sarà disponibile la documentazione integrale sarà possibile conoscere l’effettiva localizzazione degli impianti e il numero degli stessi.
La presentazione di questo nuovo parco conferma la proliferazione di progetti spesso concentrati in un unico territorio. Ad esempio la zona tra Furci e Cupello si conferma particolarmente ambita. Furci dovrebbe ospitare – se autorizzati – due aereogeneratori del parco Abruzzo; uno di questi, al confine con Cupello (che ne avrebbe altre due), è stato localizzato nella stessa particella individuata dalla Aran 1 per la realizzazione di un maxi-campo fotovoltaico da 66 ettari (un’intera collina) [LEGGI]. Nei territori di Cupello e Monteodorisio altri 61 ettari, non molto distanti dal precedente progetto, dovrebbero essere usati per il campo agrivoltaico della società agricola Ascina di Fausto Giuseppe & C. di Castiglione del Lago (Perugia) [LEGGI].
Tornando all’eolico, è immaginabile che quest’ultimo parco rinfocoli la mobilitazione dei sindaci già in atto per il parco Abruzzo, progetto nel quale Comuni e associazioni hanno rilevato criticità tecniche (localizzazione di torri eoliche in zone franose, dati non aggiornati ecc.), oltre all’incompatibilità con lo sviluppo turistico del territorio. La società proponente l’11 marzo ha depositato le proprie integrazioni per le quali ci sono 15 giorni di tempo per eventuali ulteriori osservazioni.
NON deturpiamo anche con le pale eoliche i bei panorami Abruzzesi e Molisani. Abbiamo già a che fare con il Bio Metano che ha già prodotto non pochi problemi…