Gianluca Castaldi fa un passo indietro. «Apro la mia personale riflessione sul ruolo da coordinatore e la metto nelle mani del presidente Giuseppe Conte». L’ex sottosegretario ai Rapporti col Parlamento del governo giallorosso rimette il suo mandato nelle mani del leader nazionale. È la conseguenza del risultato elettorale in Abruzzo, dove il campo largo del centrosinistra ha perso e, all’interno della coalizione che ha sostenuto Luciano D’Amico, il Movimento 5 Stelle ha raccolto solo il 7% dei voti. Tredici punti in meno del 2019, quando i pentastellati erano al 20 per cento dopo aver corso da soli. Cinque anni fa la candidata alla presidenza della Regione era Sara Marcozzi, che a queste elezioni si è presentata con Forza Italia fermandosi a 1150 preferenze e fallendo così l’obiettivo della terza legislatura da consigliera regionale.
Castaldi si assume la responsabilità della sconfitta del M5S: «Che peccato per noi abruzzesi aver perso l’occasione di una guida speciale come Luciano D’Amico, afferma. A lui il mio grazie e a tutti coloro si sono spesi per provarci», afferma l’ex senatore. «Sono certo che comunque si stia creando qualcosa di importante e la sua guida a capo dell’opposizione sarà viatico di proposte e lotta. Personalmente chiedo scusa per non aver fatto di più. Il cuore e l’impegno non sono bastati a battete i loro candidati. Apro la mia personale riflessione sul ruolo da coordinatore e la metto nelle mani del presidente Giuseppe Conte. Non devo invece riflettere sul sostegno incondizionato al mio amato MoVimento. Ero tra gli avanguardisti nel 2007 e ci sarò sempre per i valori e le idee che il MoVimento porta avanti e per le quali ne sono follemente innamorato».