Processo “Evelin”, avvocato Cieri: «Dimostrato lo scambio di persona»

«È stato uno scambio di persona e la sentenza ha accertato l’innocenza del mio assistito». Così l’avvocato Fiorenzo Cieri, difensore di Albjond Xeka, commenta il verdetto di ieri del processo Evelin, scaturito dall’inchiesta su un’organizzazione che avrebbe gestito un traffico di droga proveniente dall’Albania e destinata al Vastese e al Basso Molise. Riconoscendo l’esistenza dell’associazione a delinquere, il Tribunale collegiale di Vasto, presieduto da Bruno Giangiacomo (giudici a latere Stefania Izzi ed Elisa Ciabattoni), ha condannato 9 persone e ne ha assolte 11 al termine del processo agli imputati che avevano scelto il rito abbreviato.

«Il mio assitito – dichiara Cieri – era accusato di associazione a delinquere finalizzata al narcotraffico ed era stato sottoposto a custodia cautelare prima in carcere, poi ai domiciliari. In particolare gli veniva contestata la partecipazione a una spedizione punitiva ai danni di un addetto alla sorveglianza di un locale. Ma nel corso del processo era stata la stessa vittima a escludere la partecipazione di Xeka. Abbiamo anche provato che era al lavoro quando sono accaduti i fatti. Per lui la pubblica accusa aveva chiesto 14 anni di reclusione. La corte lo ha assolto con formula piena. Si è trattato – commenta Cieri – di un clamoroso scambio di persona, che siamo riusciti a provare».

Il 18 giugno inizierà il secondo filone processuale, che si svolgerà con rito ordinario.

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