Segui la parte sinistra, questo il titolo scelto per l’evento di restituzione finale tenutosi il 2 marzo nella Casa Lavoro con Sezione Circondariale di Vasto. Sono state scelte l’arte, la cultura e la creatività “innesco” per un futuro diverso, la bellezza come forma di riscatto possibile e forza generatrice di cambiamento: «Minimo comun denominatore lo stare insieme e la possibilità di riflettere ed interrogarsi su tematiche attuali come l’importanza di imparare a rispettarsi, rispettare, avere cura di sé e contribuire all’eliminazione di ogni forma di violenza».
I professionisti di Dafne ETS hanno varcato i cancelli dell’istituto, accompagnando i presenti in un viaggio all’insegna della scoperta. Prima tappa, l’area esterna, per la presentazione, attraverso la lettura ad alta voce di una poesia di Livia Chandra Candiani, da parte di Raffaella Zaccagna e Michela Margiotta, dell’opera di riqualificazione di tre panchine di cui sono state protagonisti, nei mesi scorsi, alcune operatrici professionali di Dafne e gli ospiti della struttura: luogo ponte tra “l’interno” e “l’esterno”, tra il “reato” e il “riscatto”, trampolino di lancio per nuove possibilità.
Il viaggio è proseguito all’interno del teatro con la condivisione, da parte dei ragazzi dell’Orchestra Giovanile Musica in… Crescendo, di cinque brani scelti ad hoc per l’occasione, all’interno della loro progettualità MusicAltrove che si propone di portare la musica d’insieme nei “luoghi dell’umano” che spesso restano “invisibili” negli intrecci di tessiture di legami.
Il piccolo palcoscenico teatrale si è poi trasformato in scena per il Reading Pagliaccio – realizzato nell’ambito del Progetto Malala, Letture di Emancipazione promosso dall’associazione Dafne – nel corso del quale i due attori Andrea Bartola e Raffaella Zaccagna hanno fatto riflettere e sorridere con la bocca, gli occhi ed il cuore gli spettatori con corrosiva e irresistibile ironia. Il reading è stato liberamente tratto dal romanzo Il perché di tutto sommato dello scrittore catalano Quim Monzò e ha accompagnato all’interno di un affresco contemporaneo sulla vita sentimentale, sull’intreccio a volte paradossale, di relazioni emotive, sulla necessarietà di riflettere sui significati del dialogo interpersonale. La sottolineatura del contrabbassista Guerino Taresco ha contribuito ad amplificare, in chiave musicale, i paradossali dialoghi e vissuti “possibili” di coppia.
L’ultimo momento ha visto il pubblico, fino a quel momento spettatore, diventare protagonista attivo, grazie all’esperienza di Drum Circle facilitato da Chiara Martino. Vissuto di musica improvvisata in cerchio, in cui i partecipanti hanno potuto sperimentare la propria ritmicità e musicalità, all’insegna dell’ascolto reciproco, della relazione paritaria e della condivisione emotiva. Parte integrante del cerchio, l’Orchestra Giovanile, che ha dato vita ad un momento di scambio unico, fatto di divertimento e gioco, attraverso il linguaggio globale della musica. Il clima di festa ha contribuito a creare uno spirito di gruppo dove ognuno si è potuto sentire parte di un Tutto.
«Un ringraziamento particolare – scrive l’associazione – va al direttore della Casa Lavoro con Sezione Circondariale di Vasto, Franco Pettinelli per averci accolto; all’educatrice professionale Maria Giuseppina Rossi per aver creduto, sin dal primo istante, nel potere generativo dell’arte in tutte le sue forme e per aver saputo tessere le fila di un intreccio di comunità; alla prof.ssa Maria Aurelia Del Casale per aver sottolineato, nel corso della sua esperienza pluridecennale, che “insieme siamo musica” e che il mondo potrebbe avere infinite potenzialità se capisse che è “un tutt’uno”; alla dott.ssa Luana Lamelza per aver condiviso la forza generatrice delle “mani” e dell’artigianato; a Martina Ciavatta per essersi messa in gioco attraverso i concetti chiave delle sua formazione e aver contribuito a momenti di riflessione congiunta; a Daniele Dellicarri per aver saputo tradurre l’emozione di appartenenza data dalla propria quotidianità scandita da un papà a servizio di questa struttura; a Simone Piccirilli, Maestro dell’Orchestra Giovanile per aver diretto segmenti che uniscono target differenti ma attigui; Chiara Martino e Antonella Pompameo per averci ricordato che insieme siamo ritmo, armonia e abbiamo una forza incredibile; a Marzia Lamelza per aver saputo tradurre a livello visivo i nostri vissuti».