«Restituiamo alla città di Chieti ed all’intero territorio regionale l’opera denominata Casa dello studente rimuovendola dallo status di opera incompiuta». Lo ha detto il presidente dell’Ater teatina, Luigi Comini, nell’inaugurazione della struttura restituita alla collettività.
«Ora l’obiettivo strategico dell’Ater, nella consapevolezza delle difficoltà che gli studenti affrontano nel reperire alloggi efficienti a costi vantaggiosi, è quello di porre in esercizio e rendere fruibile la struttura nel più breve tempo possibile. A tale scopo, il consiglio di amministrazione, già convocato per il prossimo 28 febbraio, provvederà, in sinergia con la Direzione, ad approvare e pubblicare una manifestazione d’interesse rivolta, in particolare modo agli studenti universitari ed al personale universitario eventualmente interessato ad alloggiare presso la struttura. Al contempo verrà attivata una interlocuzione, con particolare attenzione all’Università degli studi Gabriele D’Annunzio, con tutti gli Enti eventualmente interessati alla definizione di gestione utile e condivisa. Ringrazio, oltre che l’intera struttura dell’Ater, i consiglieri di amministrazione Emanuela Malatesta e Antonio Di Renzo ed il mio predecessore Antonio Tavani che, fin dal loro insediamento nell’ottobre 2019, si sono prodigati per favorire la definitiva realizzazione dell’opera nonché il governo regionale per la concessione degli indispensabili fondi a tale scopo».
«La Casa dello studente, progettata dagli architetti Lambertucci e Innamorati – spiega il direttore dell’Ater, Giuseppe D’Alessandro – si sviluppa su sette piani e si compone di 49 posti letto distinti in 23 camere doppie e 3 singole tutte dotate di una generosa illuminazione naturale e di una piccola loggia accessibile. Nei piani dove sono ubicate le camere insistono aree comuni, soggiorni e cucine ad uso degli ospiti. Al secondo livello della struttura vi è un’area destinata a palestra ed iniziative di benessere fisico mentre al primo livello vi è un’area relax e tv dove gli ospiti potranno trascorrere momenti di riposo e convivialità. È importante precisare che l’opera è stata progettata e realizzata sulla definizione di uno standard omogeneo idoneo a soddisfare anche le particolari esigenze dei portatori di handicap. L’intento dell’opera vuole essere anche quello di ridurre la distanza tra la città alta e lo scalo, facendo riscoprire agli studenti ed al sistema universitario il fascino del centro urbano della città di Chieti».