Aveva ottenuto il beneficio dei domiciliari ma si era stabilito a Casalbordino in una abitazione senza utenze. Per questo un 46enne di San Ferdinando di Puglia, F.M., è tornato in carcere, su disposizione del giudice della Corte d’Appello di Milano. L’uomo sta scontando una pena dopo essere arrestato «insieme ad altre 6 persone perché ritenuti gli autori di un assalto ad un furgone che trasportava gioielli di Bulgari per 4 milioni di euro a Bollate ad ottobre 2016», spiega il capitano Luigi Grella, comandante della Compagnia carabinieri di Ortona.
Alcuni giorni fa la Corte d’Appello di Milano aveva accolto l’istanza dell’uomo, detenuto nel carcere di Foggia, di essere ammesso agli arresti domiciliari in un’abitazione di Casalbordino dove era arrivato qualche sera fa con la famiglia. «I carabinieri della locale stazione hanno eseguito il primo controllo ed hanno verificato che l’immobile era privo di allacci alle utenze di luce e gas ed hanno quindi informato la Corte d’Appello di Milano». Il giudice ha quindi revocato la misura dei domiciliari e ha ripristinato la detenzione in carcere. Così, ricevuta la notifica da Milano, i carabinieri di Casalbordino lo hanno arrestato nuovamente ed associato al carcere di Chieti.