A Scerni è in partenza la prima edizione di Ciammaiche Days, l’evento organizzato dall’amministrazione comunale insieme ai ristoratori per promuovere principalmente piatti a base di lumache insieme a altre tipicità nei propri locali nei giorni 29 febbraio e 1° marzo prossimi.
L’evento gastronomico è stato presentato dal sindaco Daniele Carlucci e dall’assessore alle Attività produttive Diana Mancini: «Ringraziamo i ristoratori che hanno raccolto il nostro invito per essere protagonisti nel creare un evento unico di promozione turistica. Questa due giorni rientra in una strategia di promozione turistica attraverso la ristorazione scernese e le proprie eccellenze enogastronomiche, da sempre punto di riferimento dell’intero comprensorio. Dopo il successo delle giornate Fai con i ristoranti è nata una fattiva collaborazione. Questa prima edizione vuole essere un punto di partenza per iniziare un percorso virtuoso attraverso i ristoratori: punto di forza delle politiche turistiche. Insieme alla Dmc Costa dei Trabocchi, partner dell’evento, abbiamo avviato progettazioni e azioni da sviluppare con l’intento di aumentare la presenza di visitatori e turisti. L’obiettivo è far assaporare non solo la buona cucina scernese, e in particolar modo i piatti a base di lumaca, ma anche di far scoprire il patrimonio culturale, il borgo storico di Scerni e il suo affascinante paesaggio agrario».
Soddisfatti anche gli operatori che saranno protagonisti della rassegna: «Siamo orgogliosi di poter collaborare e organizzare unitamente all’amministrazione comunale questa rassegna. I visitatori potranno gustare dei prelibati piatti a base di lumaca e non solo. A Scerni la ristorazione è un patrimonio da esaltare e oggi siamo uniti con l’obiettivo di valorizzare un prodotto di grande spessore della cucina scernese. La lumaca da sempre, con la sua carne ricca di proteine ad alto valore biologico, è una vera prelibatezza e, ancora oggi, le cucineremo secondo le ricette tradizionali accompagnate da contorni, condimenti e diversi vini autoctoni di Scerni».