Settimana santa 2022, Lanciano si prepara a rivivere i tradizionali riti

Manca poco all’inizio della Settimana santa 2022, la prima, vera, dallo scoppio della pandemia. Due anni di silenzi, chiusure, mancanze, solitudini, anche nei riti pasquali tanti cari alla città di Lanciano. E quest’anno l’Arciconfraternita Morte e Orazione – San Filippo Neri finalmente potrà portare di nuovo la statua lignea del Cristo morto tra le vie di Lanciano, accompagnata dall’abbraccio di consorelle e confratelli che, dopo due anni, potranno tornare orgogliosi ad indossare il loro abito.

La chiesa di Santa Chiara potrà tornare ad aprire le sue porte, dopo il giro in solitudine del Cireneo delle polemiche nel 2020 ed il concerto in diretta streaming dello scorso anno ai piedi del Sepolcro. Si parte dunque dopodomani a Santa Chiara, domenica 10 aprile, con la solenne messa delle Palme. Alle 17, torna a casa il rito della vestizione dei Novizi, i nuovi confratelli che chiedono di entrare nell’Arciconfraternita e di farne ufficialmente parte. Al termine della funzione, si andrà quindi in processione verso la cattedrale della Madonna del Ponte per concludere il percorso “Stazioni Quaresimali” organizzato dalla Diocesi di Lanciano-Ortona con liturgia penitenziale presieduta da S.E. Mons. Emidio Cipollone. Mercoledì Santo, 13 aprile, torna l’audizione di musiche sacre dei maestri concittadini Masciangelo, Bellini e Ravazzoni per orchestra, coro, baritono e tenore.

Il Giovedì Santo, 14 aprile, ad ora crepuscolare, si entra nel vivo dei riti con la riconsegna della rappresentazione scenica del Santo Sepolcro alla città di Lanciano e l’esposizione dei talami della Passione. Alle 22, il portone di Santa Chiara si aprirà per far uscire la fiaccolata degli Incappucciati che accompagnerà l’incedere lento del Cireneo tra le vie del centro storico.

Venerdì mattina, 15 aprile, sarà la volta del giro cittadino della grande banda “Pietro Marincola” città di Lanciano con l’esecuzione delle marce funebri, Elegia e Christus, di Ravazzoni e Masciangelo con successiva sosta al cimitero nella cappella dell’Arciconfraternita per rendere omaggio ai confratelli defunti.

Alle 19, confratelli e consorelle, mascherine sul volto, saranno pronti per la Solenne Processione del Cristo Morto tra le vie della città. Un ritorno, seppur parziale, alla normalità, che Lanciano aspettava da tanto. 

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