Otto condanne e 22 assoluzioni. Le ha decise la Corte d’Appello dell’Aquila del processo di secondo grado sulla tragedia dell’hotel Rigopiano. Dopo cinque ore di camera di consiglio, i giudici del capoluogo hanno parzialmente riformato il verdetto di primo grado del Tribunale di Pescara, che aveva condannato cinque imputati e ne aveva assolti 25. Il 18 gennaio 2017 l’albergo di Farindola fu travolto da una valanga che si staccò dal monte Siella. Sotto le macerie morirono 29 persone, altre 11 furono salvate dai soccorritori.
La sentenza
Un anno e otto mesi all’ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo, per falso e omissione di atti d’ufficio. Condannati anche a due anni e otto mesi Enrico Colangeli, tecnico del Comune di Farindola, e a un anno e quattro mesi Leonardo Bianco, dirigente della Prefettura di Pescara. Nel processo di primo grado Provolo, Colangeli e Bianco erano stati assolti dal Tribunale di Pescara. I giudici hanno confermato le condanne inflitte in primo grado per il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta, per i dirigenti della Provincia Paolo D’Incecco e Mauro Di Blasio, per
il tecnico Giuseppe Gatto e per l’ex gestore dell’hotel, Bruno Di Tommaso. Confermate 22 assoluzioni.
Tinari: «Un piccolo passo in avanti»
«Soddisfatto al cento per cento no, ma un passettino in avanti è stato fatto rispetto alla sentenza di primo grado, che per noi familiari delle vittime era stata una delusione», commenta Mario Tinari, papà di Jessica, la 24enne estetista di Vasto morta insieme al suo ragazzo 25enne Marco Tanda, pilota della Ryanair. «Ora attendiamo il giudizio definitivo della Cassazione».
L’ultima udienza
C’è grande attesa tra i famigliari delle 29 vittime della tragedia di Rigopiano. Nel pomeriggio di oggi è prevista la sentenza della Corte d’Appello dell’Aquila. Stamattina l’udienza del processo di secondo grado è stata aperta e chiusa, non ci sono state repliche dalla pubblica accusa, dalla parte civile e dagli avvocati dei 30 imputati per i quali la Procura di Pescara ha fatto ricorso.
Il collegio dei giudici presieduto da Aldo Manfredi si è ritirato quindi subito in camera di consiglio. La sentenza è stata inizialmente annunciata non prima delle 16, ora potrebbe essere anticipata.