Centosei giorni dopo Stefano Ramundo si è confermato, nuovamente, campione italiano dei superleggeri. Se però il 27 ottobre aveva fatto festa a Roma questa sera, la vittoria ha avuto tutt’altro effetto.
Soprattutto calore, quello che lo ha trascinato in una serata che il pugile vastese difficilmente dimenticherà. Nella sua Vasto, sul ring del PalaBcc ha potuto contare sull’incessante tifo di quasi trecento spettatori, gran parte amici arrivati in massa e che, hanno aspettato fino a tarda sera per incitare il grande protagonista del sabato.
Dalle 22:30, dieci round combattuti, trenta minuti in cui il ventottenne di Vasto non ha mai abbassato la guardia dando vita a un combattimento da applausi contro il romano Cristian Malvitano costretto alla settima sconfitta (in diciannove incontri) nel mondo dei professionisti. Tutt’altra atmosfera intorno al pugile vastese, la gioia di tutta la “famiglia” della Vasto Ring, insieme a familiari e amici di sempre.
Una lunga serata, dedicata alla boxe, quella andata in scena al PalaBcc con scroscianti applausi conquistati anche dai due giovani vastesi, Francesco Tinari e Samuel Antenucci, tesserati con la Vasto Ring e vittoriosi tra i dilettanti. Dalle ore 20 un totale di otto incontri, prima dell’evento clou della sera un altro incontro professionistico dei superpiuma che, al termine dei sei round ha premiato il ventenne pescarese Fabio Liberati (“Pugilistica Di Giacomo”) bravo ad avere la meglio sul al vicentino Aziz El Ghouyali.
La scena però, senza nulla togliere agli altri vincitori della serata, l’ha strappata tutta Stefano al suo tredicesimo successo nei quattordici match tra i “pro”. La cintura del titolo italiano dei superleggeri resta a Vasto, Stefano Ramundo è il padrone, nella sua Vasto vincere un titolo così prestigioso rappresenta motivo di vanto e orgoglio.