È stata celebrata stamattina a San Salvo la Giornata del Ricordo, iniziata con la deposizione di un omaggio floreale alla lapide a Norma Cossetto. La sindaca Emanuela De Nicolis nel suo intervento ha evidenziato come la lapide sia collocata come pietra d’inciampo davanti a quella dedicata a Settimia Spizzichino, deportata insieme alla madre, due sorelle e una nipotina durante il rastrellamento del ghetto di Roma e unica a tornare da Auschwitz.
«Le foibe sono una pagina d’orrore del Novecento – ha detto la prima cittadina – provocata da una pianificata volontà di epurazione su base etnica e nazionalista, coperta da una ingiustificabile cortina di silenzio che ebbe iniziò nel 1943, dopo la firma dell’armistizio dell’8 settembre. Avvenimenti della seconda guerra mondiale che solo negli ultimi decenni sono diventati storia condivisa, quando si è presa finalmente coscienza di cosa si consumò in quelle terre orientali di confine con il massacro di migliaia di italiani o costretti a lasciare le loro case. Uomini, donne, bambini e anziani che conobbero la dolorosa esperienza dell’esilio, della perdita della casa, delle proprie radici, delle attività economiche. Quegli italiani fecero una scelta della libertà. A noi uomini e donne del ventunesimo secolo è chiesto di fare memoria affinché quel periodo buio della nostra storia non vada perduto».
Presente anche la dirigente dell’Omnicomprensivo “Mattioli-D’Acquisto” Annarosa Costantini: «L’insegnamento che dobbiamo trarre da questa vicenda è che dovunque dobbiamo essere costruttori di pace, tutti i giorni, nelle piccole cose della nostra vita. Bullismo, incomprensioni, dissidi nella scuola. Su questo dobbiamo focalizzare il nostro impegno, imparando ad ascoltare gli altri, combattendo l’indifferenza”. Il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Rodari”, Vincenzo Parente, ha sottolineato «la cortina del silenzio che per anni ha negato fatti della storia che hanno visto coinvolti gli italiani. Occorre fare pace con il passato per onorare le vittime di questa tragedia per questa vergogna nazionale».
Gli alunni delle classi quinte (sezione A e B) di via Ripalta dell’Istituto comprensivo “Gianni Rodari” hanno presentato un cartellone e recitato delle poesie da loro composte con il coordinamento delle insegnanti. Gli studenti del consiglio comunale dei ragazzi dell’omnicomprensivo “Mattioli-D’Acquisto” hanno presentato un disegno con frasi esplicative delle Foibe e hanno eseguito la canzone di Marco Mengoni Esseri umani.