Parco fotovoltaico in via Selvotta, il progetto da 897 kilowatt

Un impianto fotovoltaico in via Selvotta. Lo ha progettato la Ermes spa di Roma nella zona sud di Vasto. L’iter autorizzativo è iniziato. Il settore urbanistica del Comune ha emanato un avviso di indizione della conferenza di servizi necessaria per proseguire la Pas, procedura abilitativa semplificata, per «la costruzione ed esercizio di un impianto fotovoltaico e relative opere di connessione della potenza di 897 Kw», si legge nel documento firmato dal dirigente sostituto, Stefano Monteferrante.

Il terreno individuato per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico (foto dal progetto presentato)

È del 21 dicembre 2023 la richiesta di autorizzazione presentata al protocollo municipale dalla società romana che opera nel settore delle energie rinnovabili, documentazione poi integrata il 29 gennaio scorso.

L’impianto progettato, denominato EN06 Vasto, sorgerà su un terreno da 6mila 819 metri quadri che accoglierà 1560 pannelli installati su 60 strutture metalliche denominate tracker. Le opere edili serviranno «per la realizzazione dei locali tecnologici contenenti le apparecchiature elettriche». Inoltre sono previste «opere elettriche e cavidotti di collegamento necessari al trasporto ed alla trasformazione dell’energia elettrica prodotta ed alla connessione alla rete elettrica nazionale». Il parco fotovoltaico «sarà connesso in modalità “grid connected”, poiché l’energia elettrica prodotta sarà immessa in rete, con allaccio in media tensione alla Rete di e-distribuzione, al netto del consumo dei servizi ausiliari».

Ieri «è stata indetta la Conferenza di servizi decisoria», si legge nell’avviso, «da effettuarsi in forma semplificata ed in modalità asincrona» e tramite «procedura abilitativa semplificata».

«Se ne sta occupando la sezione ambiente del settore urbanistica», spiega l’assessore Alessandro d’Elisa. «Al Comune è pervenuta una richiesta di parere presentata dalla società che propone la realizzazione dell’impianto. La conferenza di servizi rappresenta il primo step della procedura e servirà ad acquisire i pareri di Regione, Arta (Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, n.d.r.), Asl e degli uffici comunali».

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *