Magnacca (FdI) incontra gli agricoltori: «Il governo ha stanziato 3 miliardi e ridurrà l’Irpef»

«Molti agricoltori non riescono a ottenere più alcun ricavo dalle loro aziende. Comprendiamo le proteste che non possiamo ignorare. Con Marsilio, riconfermato presidente della Regione Abruzzo, lavoreremo per sostenere il comparto agricolo. Il presidente Meloni ha già provveduto a stanziare ulteriori tre miliardi di euro da fondi Pnrr per il settore, mentre si ragiona su strumenti perequativi sulle riduzioni Irpef sui fondi agricoli. Segno che il nostro primo ministro lavora per dimostrare nei fatti quanto questo settore sia di vitale importanza per il Paese e il sistema Italia». Lo ha detto Tiziana Magnacca, candidata di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale, incontrando ieri a Casalbordino gli agricoltori, che da giorni protestano per l’aumento dei costi relativi a gasolio, concimi e tasse, che stanno mettendo in ginocchio le imprese agricole.

Casalbordino: l’incontro di Tiziana Magnacca con gli agricoltori

«Ascoltare gli agricoltori significa essere consapevoli dei bisogni e delle aspettative di un mondo che è di vitale importanza per la sopravvivenza di tutti e ancor di più per noi che viviamo in una regione con una particolare vocazione agricola. Essere consapevoli delle criticità significa poter, da legislatore regionale, adottare i provvedimenti più utili e necessari al settore», ha affermato la presidente del Consiglio comunale di San Salvo precisando che la Regione è «un ente che, sebbene in maniera limitata, ha competenze in materia di programmazione rurale».

«Nel corso dell’incontro a Casalbordino – si legge in una nota dello staff della candidata – sono state evidenziate le grandi contraddizioni che sia la transizione ecologica che quella digitale hanno comportato per il mondo agricolo. Il green deal europeo si è rivelato una spada di Damocle sulla loro testa, così come la eccessiva burocrazia nelle pratiche agricole e una non adeguata destinazione dei fondi europei decisa a livelli sovraregionali. Sono stati approfonditi i temi della difesa della produzione agricola italiana, della necessità di predisporre di nuovi meccanismi produttivi, come previsti ora in Francia. C’è bisogno di avere maggiori controlli sulla produzione in eccesso con strumenti nuovi per regolamentare il mercato, insieme alle politiche volte a controllare è meglio gestire i prodotti agroalimentari provenienti da paesi extraeuropei. Tutto questo senza dimenticare che agli italiani interessa il costo d’acquisto oltre alle garanzie sulla qualità e la sanità dei prodotti che arrivano sulle loro tavole».

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