Le decisioni dell’amministrazione comunale sono ormai già state prese ma, nell’incantevole angolo di Vignola, le proteste, pacifiche, vanno avanti.
Dopo le richieste, rimaste inascoltate, dei mesi scorsi, il sabato mattina ha visto la riuscita del flash-mob in mare “Save the Grotta – salviamo l’onda” organizzato dal comitato “Litorale Vivo” di Vasto. Richiamo forte, andato ben oltre le aspettative degli organizzatori trovandosi al loro fianco settanta surfisti, arrivati da tutto l’Abruzzo e dal vicino Molise.
Angolo di costa che i presenti conoscono benissimo vivendola tutto l’anno insieme alle loro tavole da surf. Con le quali sono arrivati oggi, sotto braccia, per far sentire la loro voce contro la scelta dell’amministrazione comunale al progetto riguardante la costruzione delle scogliere frangiflutti sommerse davanti il litorale di Vignola.
Antonio Mercorio, surfista di vecchia data e presidente del comitato “Litorale Vivo” è rimasto piacevolmente colpito dall’altra presenza dei settanta amici surfisti.
Nel suo intervento ha ricordato la sordità dell’amministrazione nel non voler recepire i tanti inviti per sedersi intorno a un tavolo per un confronto su eventuali alternative già esistenti e che lascerebbero immacolato un angolo, non solo meta di surfisti ma di tanti turisti. Onde da salvare dai frangiflutti che, come ricordato da Mario Trave: «Rappresentano il record negativo per l’Abruzzo, in tutto il resto del mondo non ci sono altri tratti con una presenza così massiccia di frangiflutti».
Prima le parole in riva al mare, poi tutti i surfisti con le loro tavole si sono diretti in mare raggiungendo il trabocco più vicino. Presenti anche baby surfisti e anche un settantenne simbolo di un movimento che continuerà a lottare contro i frangiflutti con l’obiettivo di tenere vive le onde, a Vasto e non solo.