Tavares: «Futuro radioso per Stellantis Atessa, ma serve una ferrovia efficiente»

«Il futuro dello stabilimento Stellantis Europe Atessa è radioso». Lo ha detto Carlos Tavares, ceo del gruppo automotive, durante l’incontro con la stampa nella visita in Val di Sangro, iniziata stamattina alle 7:30 con la visita di tutti i reparti dello stabilimento di Piazzano di Atessa. «Quello che facciamo qui è di vitale importanza per il gruppo».

«Qui negli ultimi anni gli standard qualitativi sono aumentata di sette volte. Grazie a questi sforzi dei dipendenti il futuro è radioso. Quando si migliora la qualità, il futuro è sempre radioso. Complimenti a tutti i lavoratori dello stabilimento di Atessa». Complimenti che ha ripetuto più volte durante la conferenza stampa.

Jean Philippe Imparato, responsabile della business unit veicoli commerciali, ha annunciato che «tra meno di quattro settimane il lancio della nuova gamma che raggiungerà 75 Paesi».

«Atessa – ha spiegato Tavares – per restare competitiva deve fare due cose: le nostre esportazioni superano l’85 per cento, per questo bisogna buttarsi sulle esportazioni. Questo significa poter accedere al Mediterraneo con una struttura ferroviaria efficiente per permettere che i furgoni partano da Atessa e arrivino negli altri Paesi. Il costo dell’energia in Italia non è assolutamente competitivo, per questo il costo dell’energia deve essere più competitivo. Tutto questo permetterà di aver un futuro positivo. La gigafactory di Termoli è una grande opportunità. Sicuramente ci sarà sinergia tra Termoli e Atessa».

«Il futuro di Melfi non è a rischio, a prescindere dai prodotti», ha precisato Tavares, però «in Italia non ci possiamo aspettare che assorbiremo il 40 per cento dei costi per la produzione dell’auto elettrica senza conseguenze sugli stabilimenti che devono essere trasformati».

Con i suoi 5200 addetti, la fabbrica della Val di Sangro è la più grande d’Abruzzo. Ed è lo stabilimento italiano del gruppo dal quale escono più veicoli. Nel 2023 sono stati prodotti 230.280 furgoni, la seconda fabbrica per numero di veicoli è quella di Pomigliano con 215mila automobili (nel grafico la produzione Stellantis in Italia). L’incremento dell’11,8% è il secondo risultato nella penisola (l’incremento più sostanzioso è stato quello della stessa Pomigliano). Il dato resta comunque ben distante dai livelli prepandemici [LEGGI].

Foto di Nicola Cinquina:

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *