Sarà un Premio nazionale di economia umana. Sarà dedicato a Raffaele Mattioli, il banchiere umanista vastese che impegnò la sua vita nell’economia, nella cultura e nella formazione della classe dirigente. Lo istituirà il Comune di Vasto. L’annuncio è arrivato durante la presentazione, davanti al tutto esaurito del Teatro Rossetti, del libro “Raffaele Mattioli. Una biografia Intellettuale” di Francesca Pino. L’iniziativa culturale, promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Vasto e patrocinata dal Polo Liceale “Raffaele Mattioli” di Vasto, ha avuto come relatori la stessa autrice, il professor Costantino Felice, coordinati dall’assessore alla Cultura, Nicola Della Gatta.
Nell’introdurre i lavori il sindaco Francesco Menna ha esaltato «l’immenso valore di un concittadino che ha saputo, durante i numerosi sconvolgimenti del secolo scorso, restare fermo nei propri principi, nell’etica della conoscenza quale unica via per servire con appropriatezza, coraggio e lungimiranza il proprio Paese».
Di esempio di libertà e uomo poliedrico ha parlato il professor Maurizio Vicoli, docente del Polo liceale “Raffaele Mattioli”, che ha portato i saluti della dirigente scolastica Maria Grazia Angelini: «Con il suo ingegno egli ha lasciato la sua indelebile impronta tanto sul piano economico-finanziario, quanto su quello intellettuale, operando sia in ambito culturale che politico».
Il dialogo intrattenuto da Francesca Pino e Costantino Felice, anche grazie ai numerosi spunti di riflessione forniti dai preparati studenti del Polo Liceale Mattioli, ha permesso di contestualizzare la rilevantissima figura del “banchiere umanista” attraverso tutte le decisive cesure del XX secolo. “Una biografia, la sua, che non lo ha visto mai passivo e rinunciatario neppure di fronte ad uno scenario in cui i mutamenti geo-politici assunsero un ritmo sconosciuto per velocità e radicalità (due guerre mondiali, dittatura fascista, crisi del ’29, guerra civile, ricostruzione, proiezione europea)”.
«Egli – ha dichiarato Della Gatta – seppe attraversare il proprio tempo con la sapienza che gli proveniva da una vastissima cultura, accresciuta da una personalissima sete di conoscenza e da una consolidata rete di amicizie e collaborazioni, attraverso le quali formò una nuova classe dirigente in grado di aprirsi all’Europa e al mondo».
«Al “Vastese più illustre” (definizione calzante proposta da Costantino Felice) l’amministrazione comunale dedicherà l’istituzione di un Premio nazionale – hanno annunciato il sindaco Menna e l’assessore Della Gatta – alla cui realizzazione sta lavorando l’assessorato alla Cultura, con il pieno coinvolgimento della famiglia, della Fondazione Mattioli e delle istituzioni bancarie nazionali. Sarà l’occasione per onorare, degnamente e permanentemente, la sua memoria, valorizzandone il complesso impegno in campo economico, civile e culturale che è un lascito, anzitutto morale, per le giovani generazioni di questo territorio e dell’intero Paese».