La Vastese lotta e frena la terza forza d’Eccellenza: pari all’Aragona contro la Folgore

Il risultato più giusto al termine dei novanta minuti. La Folgore Delfino Curi Pescara arrivava all’Aragona con l’obiettivo di centrare la terza vittoria consecutiva, ma, di fronte, si è trovata una Vastese, ben organizzata e brava a bloccare la terza forza d’Eccellenza. Nella ventesima giornata, all’Aragona, i biancorossi sono tornati a muovere la classifica con lo 0 a 0 che ha lasciato sicuramente più amaro nella bocca dei pescaresi. Esordio positivo per Pellicori sulla panchina della Vastese, il cammino è appena iniziato, c’è tanto da lavorare ma le motivazioni non mancano.

La partita – Per la prima sulla panchina biancorossa l’allenatore Pellicori si affida al 442 schierando in avanti Centorame e Boito. Del Giudice è recuperato ma, come l’infortunato Marcon, si accomodano in tribuna.

In porta Gianmarco Palermo, davanti a lui capitan Valerio e Cauterucci, entrambi recuperati, si piazzano sulle corsie difensive con Menna ed Hernandez al centro. Linea di centrocampo affidata a Sputore e Reymond, sugli esterni Santangelo e Sannino. I pescaresi, privi del vice portiere Colantonio, non cambiano lo spartito, con Bonati che si affida al 4321, lasciando in panchina Bocchio e schierando, in avanti Rossi supportato da Gobbo e Di Nisio. In mediana Graziano con Martella e Oddi, tra i pali c’è Gianni. Quartetto difensivo guidato dal laterale Lupo, a sinistra c’è Pietropaolo, in mezzo Scotti e Olivi. Gli ospiti, come prevedibile, prendono il pallino del gioco in mano sin dai primi ciak della domenica ma, i biancorossi, si difendono con ordine. Occasioni latitano ma, al venticinquesimo, dopo un cross smanacciato da Palermo, a centro area c’è un contatto tra Di Nisio e Sannino, per il fischietto teatino, ben appostato, non ci sono gli estremi per il calcio di rigore. La Folgore intensifica gli sforzi per cercare la via del vantaggio ma, al trentaseiesimo, la conclusione di Rossi si spegne di poco a lato.

Dopo un primo tempo condito da tanti sbadigli all’undicesimo della ripresa i pescaresi, creano una potenziale occasione da gol. Sulla sinistra fa tutto bene Di Nisio, palla a centro area con Gobbo chiuso provvidenzialmente da Sannino. Entrambi gli allenatori decidono di cambiare volto, in parte, ai rispettivi attacchi, da una parte c’è Bocchio, dall’altra c’è Bana che al ventiduesimo, per la prima volta, chiama la difesa ospite a farsi trovare pronta. Sette minuti più tardi la punizione, dal limite, calciata da Boito fa la barba al palo. Al minuto trentaquattro Sansone serve un assist a centro area, Santangelo da due passi si divora il vantaggio ma il gioco era fermo per offside. La Folgore torna a riaffacciarsi in area vastese, cross di Martella e conclusione del neoentrato Ferrante fuori di pochissimo. Al novantesimo l’occasionissima è biancorossa, Bana spalle alla porte riesce a concludere ma non trova lo specchio della porta. Nel quarto e ultimo minuto di recupero Napoletano supera Palermo, va a segno ma, era tutto fermo per fuorigioco. Tante le proteste pescaresi ma al triplice fischio è 0 a 0.

Dopo quattro kappaò di fila i biancorossi tornano a muovere la classifica salendo a quota 23, sempre con due lunghezze di vantaggio sulla zona bollente. Pari che non cambia la classifica della Folgore, il secondo posto è sempre distante sei punti. All’orizzonte il derby in casa del super Casalbordino, dopo aver ripreso a camminare la Vastese cercherà il bottino pieno.

VASTESE – FOLGORE DELFINO CURI PESCARA: 0 – 0

VASTESE: Palermo G., Valerio, Cauterucci, Reymond (28’st Sansone), Hernandez, Menna, Santangelo, Sputore, Centorame (20’st Bana), Boito, Sannino. A disposizione: Stanisci, Palermo L., Lonati, Sansone, Falzone, Mariani, Di Genni, Ventrella. All.: Pellicori

F. D. C. PESCARA: Giannini, Lupo, Graziano, Gobbo (37’st Ferrante), Rossi (23’st Bocchio), Pietropaolo, Martella, Scotti, Di Nisio (39’st Napoletano), Olivi, Oddi (34’st Panzera). A disposizione: Costanzo, Sabatini, Corsini, Greco, Andreassi. All.: Bonati

Arbitri: Simone Spadaccini di Chieti (Alonzi e Dodani di Avezzano)

Note: 250 spettatori; Ammoniti: Graziano (FP), Lupo (FP), Gobbo (FP), Cauterucci (V)

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