In paese il video sta circolando già da diverse ore tramite messaggistica istantanea. Si vede un uomo che cammina nelle stradine del centro di Gissi, dove abitava Carolina D’Addario, la sarta di 84 anni uccisa da una coltellata. In mano l’uomo ha un coltello appuntito e, a un certo punto, lo passa sulla maglietta. Se l’ingresso principale dell’abitazione è sul centralissimo corso Remo Gaspari, sul retro, in via del Sole, c’è la porta del laboratorio in cui la sarta trascorreva buona parte delle sue giornate a cucire e rammendare per i suoi compaesani. E spesso ad accoglierli per un caffè e una chiacchierata. I gissani ricordano chi era Carolina. Nelle loro parole c’è incredulità per l’accaduto.
Carabinieri e Procura di Vasto ritengono di aver risolto il caso. Hanno arrestato Flavio Meo, 59 anni, originario di Palmoli e residente a Gissi, che nelle campagne attorno al paese svolgeva lavori saltuari. Era vicino di casa della vittima, abitava in un appartamento che il padrone di casa gli aveva messo a disposizione gratuitamente per aiutarlo ad affrontare le difficoltà economiche. A recuperare l’arma del delitto erano stati i vigili del fuoco del Distaccamento di Gissi. Era stata gettata nel dirupo su cui sorge il centro storico del paese. Il sospetto che non fosse stata una caduta accidentale derivava da due elementi: il corpo della donna era stato privato degli orecchini e della fede che indossava sempre, mentre sulla schiena gli addetti dell’agenzia di pompe funebri avevano trovato una ferita, perciò avevano allertato il medico del presidio territoriale di assistenza di Gissi. Due scoperte che avevano dato il via alle indagini. L’autopsia, eseguita dal medico legale Pietro Falco, ha evidenziato una ferita d’arma da taglio all’emitorace sinistro, la lama ha raggiunto il polmone. L’indagato è accusato di omicidio volontario e rapina, davanti ai militari ha ammesso le sue responsabilità. Nell’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere. È difeso dall’avvocato Luigi Masciulli, mentre i familiari della vittima sono assistiti dall’avvocato Alessandro Orlando. Recuperata la refurtiva: il denaro che la donna custodiva in un’intercapedine e i gioielli che indossava. Domani a mezzogiorno, nel palazzo di giustizia di Vasto, l’udienza di convalida dell’arresto.