È ormai alle porte la data entro la quale cesserà di esistere il Servizio di maggior tutela per la fornitura di gas ed energia elettrica. Il prossimo 1° gennaio 2024 gli utenti saranno chiamati a scegliere un fornitore del mercato libero per il gas, sette mesi dopo, il 1° luglio 2024, toccherà alla luce.
Per districarsi in questa scelta che influenzerà non poco le bollette, ne abbiamo parlato con l’amministratore delegato di Metamer, Nicola Fabrizio.
Quali sono le principali differenze tra mercato tutelato e mercato libero dell’energia?
Prima di tutto c’è da riconoscere che probabilmente moltissimi consumatori non conoscono la propria situazione, cioè se afferiscono al mercato libero o a quello tutelato. Per prima cosa, quindi, il consumatore deve accertarsi, guardando la bolletta o chiedendo al proprio fornitore, se la propria fornitura è in regime di tutela o se già in quello del mercato libero. Nella seconda ipotesi non c’è bisogno di fare nulla.
Tracciando le principali differenze tra i due regimi si può dire che nel mercato tutelato, l’Autorità di Regolazione Energia Reti Ambiente (Arera) stabilisce i costi e le condizioni dei contratti energetici. Nel mercato libero, invece, i costi e le condizioni contrattuali sono proposte direttamente dai fornitori di energia, cercando di intercettare i bisogni dei clienti adattandole alle loro esigenze.
Il termine del mercato tutelato per il gas è fissato al 1° gennaio 2024, per il mercato tutelato della luce al 1° luglio 2024.
Cosa accadrà, quindi, dal primo gennaio?
C’è da sottolineare innanzitutto che in ogni caso non ci sarà alcuna interruzione del servizio. Nel rispetto delle disposizioni stabilite dall’Arera, tutti i clienti ancora nel mercato tutelato hanno ricevuto nei mesi scorsi, dai propri fornitori, la migliore offerta disponibile per il passaggio a mercato libero. Tali condizioni decorreranno a partire dal primo giorno del nuovo anno.
Chi non ha aderito alla proposta del proprio fornitore passerà direttamente al mercato libero, sempre con l’attuale fornitore, ma con un’offerta definita placet, cioè con condizioni contrattuali definite dall’Autorità per l’energia e l’aggiornamento mensile del prezzo della materia prima sempre a cura della stessa Autorità. In ogni caso, a fronte di una scelta o del passaggio all’offerta placet, l’utente potrà in ogni momento scegliere un’altra offerta ritenuta più in linea con le proprie esigenze.
E per la luce?
Anche per l’energia elettrica non ci sarà nessuna interruzione del servizio, ma la situazione è po’ diversa. L’utente che non avrà scelto in modo consapevole un fornitore di propria fiducia a mercato libero per l’elettricità entro il 1° aprile 2024 passerà automaticamente al fornitore che si vedrà aggiudicato quel cliente sulla base di gare pubbliche definite dall’autorità; i bacini di utenze nazionali sono stati divisi in 26 zone, ognuna delle quali, andrà a gara.
Scegliere un fornitore di propria fiducia, offre inoltre il vantaggio di una maggiore consapevolezza dell’offerta scelta e sottoscritta. Ad oggi non possiamo sapere chi si aggiudicherà i clienti e a quali condizioni. In questo ultimo caso il cliente riceverà una lettera dal fornitore assegnatario della fornitura.
Sempre per quanto riguarda l’energia elettrica, c’è differenza tra clienti definiti “vulnerabili” e quelli “non vulnerabili”?
Sì, su circa 9 milioni di clienti ancora nel mercato tutelato, il cambiamento riguarda in realtà solo quelli definiti “non vulnerabili”, circa 4,5 milioni. Per i clienti “vulnerabili” – categorie di clienti domestici meritevoli di particolare protezione – resteranno in vigore le condizioni analoghe all’attuale mercato tutelato.
Sono ritenuti vulnerabili:
• chi ha un’età superiore ai 75 anni;
• chi si trova in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio i percettori di bonus energia, ecco come funzionano);
• chi si trova in gravi condizioni di salute che richiedono l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche salvavita alimentate dall’energia elettrica o i soggetti presso i quali sono presenti persone che versano in tali condizioni;
• chi è un soggetto con disabilità ai sensi della legge 104/92;
• chi si trova in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
• chi si trova in un’isola minore non interconnessa.
Chi rientra in una di queste categorie si considera “cliente vulnerabile”. Per questa tipologia di utente non è previsto alcun cambiamento: la fornitura, per i clienti vulnerabili, continua a funzionare con lo stesso fornitore e con le medesime condizioni economiche.