Si butta su un’auto in transito: è la truffa del falso incidente

La truffa degli specchietti retrovisori non è l’unica che gli automobilisti rischiano di subire a Vasto. Ce n’è un’altra in cui alla vittima si fa credere di aver investito una persona. È il raggiro che ha subito una donna di 56 anni in pieno centro nei giorni scorsi. Ha contattato Chiaro Quotidiano per raccontare l’episodio e mettere in guardia gli altri automobilisti, in modo che non si facciano prendere dal panico nel caso in cui si trovino di fronte a un inganno del genere.

Vasto: via Silvio Pellico

Il fatto è accaduto in via Silvio Pellico, la strada che collega viale D’Annunzio con via Madonna dell’Asilo. «Sabato 9 dicembre – racconta – ero in macchina, andavo piano. Mentre mi avvicinavo alle strisce pedonali, ho visto un uomo che prima è venuto avanti, come se stesse attraversando, e poi è tornato indietro. Ho proseguito e, nel momento in cui sono arrivata alle strisce pedonali, quell’uomo si è fatto avanti di scatto e si è buttato sul cofano della mia macchina, poi è caduto per terra. Ero stupita e preoccupata, sono scesa a vedere cosa fosse successo. Ho chiesto all’uomo come stava e mi sono offerta di contattare il 118. Mi ha risposto che non ce n’era bisogno e mi ha chiesto di dargli una mano a rialzarsi. Mi ha mostrato dei buchi sul giubbino e un ginocchio sbucciato, ma era una ferita non recente e, inoltre, sopra aveva una tuta nuova, senza alcun segno dovuto alla caduta, né sporca a causa del taglio che mi aveva fatto vedere. Poi ha preso da una tasca un telefono con lo schermo frantumato, dicendomi: “L’ho comprato la settimana scorsa”. E ha preteso 140 euro di risarcimento sostenendo che quello fosse il prezzo del cellulare. Si è rifiutato di farmi chiamare le forze dell’ordine e ha voluto subito i soldi, che non avevo con me e sono andata a prelevare in sua presenza. Con accento laziale mi ha detto che sarebbe andato subito a comprare un cellulare nuovo, indicandomi anche il negozio. Poi mi ha salutata. Poco dopo sono passata davanti a quel negozio, ma lui non c’era. Era riuscito a confondermi e a sfruttare la mia preoccupazione per quello che era successo. Ho voluto raccontarlo per mettere in guardia gli automobilisti. Così, in casi del genere, possono chiamare subito le forze dell’ordine».

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Comments 1

  1. massimo ciccotosto says:

    Aspetto con trepidazione che ciò che è successo alla signora del falso incidente accada anche a me…Inutile chiamare le forze dell’ordine, arriverebbero dopo ore, forse mai . Farò da me , sperando poi che i soliti buonisti- ipocriti si facciano i c…. loro. Grazie Italia !

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