«Fallimentare anche sul fronte della spesa di risorse europee il governo Marsilio, che a fine consigliatura certifica 133 milioni di risorse non utilizzate». Il consigliere regionale di opposizione, Silvio Paolucci, attacca la maggioranza sulla spesa dei fondi europei.
«Che l’Abruzzo collezionasse solo brutte figure in materia di impiego e spesa dei Fondi Ue lo andiamo dicendo ormai da anni – dice l’ex assessore – l’ultima volta è solo di pochi mesi fa, ma oggi a confermarlo è l’Autorità di certificazione della Regione stessa, che nero su bianco ha cristallizzato una spesa pari al 70,63% sul Fesr e al 62,44% sull’Fse e il fatto che ben 133 i milioni di euro risultano non utilizzati da questa giunta, nonostante la proroga Covid. Non solo ci confermiamo fra le peggiori regioni italiane per utilizzo dei fondi strutturali, ma queste risorse non potranno essere impiegate in ambiti importantissimi e strategici quali le politiche attive e passive del lavoro, la formazione, gli investimenti per le imprese, il risparmio energetico».
Il capogruppo Pd poi aggiunte: «Le premesse c’erano tutte per arrivare a questa situazione di stallo e perdita: i pochi bandi di questi cinque anni, la bassa qualità dei progetti proposti e i ritardi che hanno prodotto già la perdita di altre risorse, che unite a queste di fatto costringono l’Abruzzo a una vera e propria stasi. Gli effetti del mancato impegno si vedono in settori delicatissimi e su cui il Governo regionale avrebbe potuto e dovuto incidere non solo di più, ma meglio: il comparto agricolo e idrico, su cui il centrodestra fa solo bancomat e propaganda, sono segnati da tale latitanza; l’emergenza idrica resta tale; le risorse tagliate del Masterplan sono sparite in un cilindro da cui poco o nulla delle risorse annunciate dalla campagna elettorale costante di Marsilio e il centrodestra è riemerso né come opere, né come cantieri. I fondi sono stati spesi poco e male, così l’Abruzzo si conferma ancora fra le peggiori performance di spesa sui fondi strutturali FESR FSE, tanto da rimanere relegata fra le ultime regioni d’Italia, come dimostra la cifra imponente di fondi che restano inutilizzati. Considerando che parliamo di risorse che rappresentano un volano per la crescita sia economica e sia occupazionale e che la programmazione 21/27 è rimasta ferma, mentre tutto il mondo economico abruzzese invoca interventi e resta in attesa di poter attingere ad altre risorse per vedere finanziati i propri progetti, è una dimostrazione chiarissima di come la Regione a trazione Fratelli d’Italia tiene al futuro e allo sviluppo dell’Abruzzo».