I 50 anni dell’Aia di Vasto: «I nostri arbitri, da sempre, portano in alto il nome della città»

Un lungo pomeriggio per onorare al meglio i cinquant’anni di vita della Sezione di Vasto dell’Associazione Italiana Arbitri. Evento che ha visto riunirsi le tante generazioni di arbitri che per mezzo secolo hanno rappresentato la sezione locale in giro per l’Italia.

A Palazzo D’Avalos il pomeriggio si è aperto con la visita ai musei civici dove hanno partecipato tutti gli ospiti accompagnati dal sindaco Francesco Menna con Paola Cianci e Francesco Del Viscio. Presenti anche l’ex sindaco Filippo Pietrocola, l’ex assessore ed ex arbitro Vincenzo Sputore, l’attuale presidente della della Delegazione Lnd Vasto Pino Travaglini e il suo predecessore Gaetano Martone.

Un ricordo speciale rivolto a Nunzio Benedetti, osservatore arbitrale della sezione vastese, scomparso nel 2007 e capace di crescere, sui campi, tanti arbitri. A sua moglie è stata consegnata la cartolina celebrativa con l’annullo speciale di Poste Italiane, realizzato in occasione di Vastophil 2023.

«Grazie per il servizio – le parole del sindaco Francesco Menna – che ogni giorno vede voi arbitri impegnarvi al massimo per far rispettare le regole. Uno stile di vita sano improntato sul rispetto, un modello per tutti, non solo nello sport. Nella vita senza regole non si può andare avanti».

«Per vivere l’associazione – l’intervento di Giuseppe De Santis (presidente Aia Abruzzo) – pensate alla prima volta che avete messo piede in una sezione. In una serata come questa è impossibile non guardare indietro e pensare al passato. A tutti i dirigenti che con grande impegno e passione hanno fatto si che oggi potessimo arrivare a questo momento. Portare sui campi il valore trasferito dai dirigenti e la passione intesa come voglia di portare questa al difuori dell’associazione ed essere orgogliosi di farne parte. Oggi ai ragazzi dico di fare dell’umiltà la propria forza, prima di ogni preparazione fisica e tecnica. Solo così si raggiungono i traguardi prefissati».

«Sono contento di essere qui – ha dichiarato Stefano Archinà (Componente Comitato Nazionale) – si avverte questo senso di famiglia, caratteristica fondamentale della vostra Sezione. Molto significativa anche la presenza di ex-colleghi che guardano il loro passato in associazione con grandissimo orgoglio».

Oltre al già citato Martone non è mancata la presenza di Giovanni Castaldi, fondatore, nel 1973, della Sezione Aia di Vasto. Per lui applausi a scena aperta: «In questa sala siamo oltre 150 questa sera, molti hanno vissuto appieno la nostra sezione con il passaggio del testimone di generazione in generazione. Vorrei ringraziare tutte le sezioni abruzzesi e limitrofe presenti e a Mario Di Santo, Gaetano Martone e Fabio Lombardi, ex arbitri che tanto hanno dato, negli anni, per la crescita del nostro movimento».

«Il calcio – le parole di Ezio Memmo, numero della Lnd Abruzzo – è una passione che coinvolge molti in vari aspetti. In Abruzzo disponiamo più di 500 partite a settimana, oltre 30.000 tesserati, che necessitano di essere dirette. Oggi non è semplice dirigere i nostri campionati. Mi rendo conto dell’impegno e del lavoro che l’AIA svolge su ogni ragazzo che scende in campo. Il compito della Lnd è quello di lavorare insieme, è la linea che stiamo seguendo in regione assieme al Comitato Regionale degli Arbitri nella persona di Giuseppe De Santis. Quest’anno affrontiamo il tema della riforma dello sport: dobbiamo quindi lavorare per arrivare insieme a costruire il futuro del calcio. Ai ragazzi dico che la vita non è facile, c’è sempre qualcosa da migliorare e da comprendere. Molto importante quindi cercare di lavorare con pazienza e coraggio per raggiungere i vostri obiettivi, non solo in campo, ma anche nella vita».

Mario D’Adamo, presidente della Sezione Aia di Vasto, visibilmente commosso, ha affermato: «ringrazio il sindaco e tutta l’amministrazione comunale per il grande sostegno, assieme ai suoi più stretti collaboratori.
Posso affermare con sicurezza che la nostra è una bellissima associazione che ogni anno porta in alto il nome della nostra città. I nostri ragazzi sono eccezionali, sono convinto che potranno sempre contare sull’aiuto della dirigenza».

Non è mancata la presenza del vice presidente nazionale Aia, Alberto Zaroli: «È un grande onore per me rappresentare la nostra associazione in momenti così importanti. Essere arbitro vuol dire imparare ad assumersi responsabilità, avere il coraggio di trovarsi in mezzo a tante persone che non la pensano come te e spesso ti insultano. L’arbitro insegna sempre il rispetto, ad essere onesti cittadini. L’associazione fornisce strumenti e risorse per far crescere ogni giorno questo senso civico, a fare sempre le scelte giuste. L’arbitro infatti non è arbitro solo in campo, ma lo è nello stile di vita. Viviamo in un mondo in cui spesso si tende a lasciare ad altri le responsabilità, non è ciò che vivono i nostri ragazzi, chiamati al senso costante di responsabilità e di coraggio. La nostra Associazione forma i ragazzi e li aiuta a diventare uomini carichi di valori sani».

Al termine del suo intervento, Zaroli, ha consegnato una targa ricordo a Lorenzo Benedetti, il più giovane arbitro della sezione vastese e nipote di Nunzio. Il simbolo dell’associazione è un ponte che unisce la sezione, giovani ed esperti, gli arbitri insieme ai propri dirigenti.

Moderatore del convegno, il giornalista vastese Pino Cavuoti che prima dei saluti finali non ha fatto mancare il suo pensiero: «La celebrazione del cinquantesimo anniversario della sezione è un’occasione unica per riflettere sulle numerose sfide affrontate in questi anni ed i successi raggiunti a tutti i livelli. Traguardo importante che sottolinea il costante impegno della sezione per garantire qualità e l’integrità dell’arbitraggio sul territorio, una vera esperienza di vita».

Il mondo dell’arbitraggio vastese riunito, per una sera, a festeggiare un cammino lungo cinquant’anni. Storia che proseguirà ancora a lungo, nel corso degli anni saranno altri protagonisti a raccogliere il timone ma la sezione di Vasto dell’Aia continuerà ad essere un vero punto di riferimento.

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