Accusa di diffamazione, il pm chiede l’archiviazione, «Ma la “delibera-bavaglio” resta in piedi»

Richiesta di archiviazione per la querela per diffamazione che il Comune di Cupello ha presentato nell’agosto del 2022 nei confronti di Dario Leone e altri cittadini per un post scritto su Facebook il 7 luglio dello stesso anno. La vicenda risale all’estate di un anno, quando il Comune querelò alcune persone – tra le quali Leone – «per le affermazioni contenute negli articoli, post e commenti pubblicati mediante pagina Facebook, contenenti diffamazioni gravi e diffamatorie contro questa amministrazione comunale».

L’atto con il quale, successivamente, il Comune conferì l’incarico un legale venne definito delibera-bavaglio, perché, sempre secondo Leone, serviva «affinché tutti i cittadini fossero informati del nuovo metodo utilizzato verso la critica e la contestazione politica. Un editto intimidatorio che si rivolgeva ad un numero imprecisato di cittadini e ad un post o articolo non ben definiti». Il post finito sotto accusa parlava di un terreno nella zona artigianale di Cupello che, secondo l’autore, era stato oggetto di una «svendita» a privati.

Dopo la richiesta di archiviazione – alla quale non sono state presentate opposizioni – Leone, nel frattempo candidatosi sindaco per le Amministrative della primavera del 2024, in una diretta Facebook [GUARDA] ripercorre la vicenda: «Il Pubblico Ministero il mese scorso, ne ha richiesto al gip l’archiviazione non riscontrando alcuna tipologia di reato nel contenuto dello scritto e ritenendolo evidentemente, più che conforme al normale e sacrosanto svolgimento del dibattito politico in qualsivoglia comunità. Officina Cupello aveva ragione a manifestare in difesa del diritto di critica e della libertà di espressione».
La “delibera-bavaglio” aveva sollevato numerose polemiche e prese di posizione anche al di fuori dei confini comunali, tra cui quella del Pd Abruzzo che ne chiedeva il ritiro [LEGGI].

I consiglieri di opposizione, poi, presentarono una mozione per il ritiro, ma questa fu respinta [LEGGI]. Al di là della richiesta del Pm, per Leone è necessario ritirare la delibera, ancora in vigore: «La delibera bavaglio, al di là della sua gravità, ha prodotto la riunificazione di tutta la sinistra, del centrosinistra, delle reti civiche. la necessità di riappropriarci del confronto politico impedendo che chi è a corto di argomentazioni, possa ancora demolire la reputazione personale di chi lo contesta. Tuttavia l’archiviazione delle querele, non pone fine alla delibera bavaglio che è ancora in vigore. Sarà la sua abolizione il primo atto amministrativo che porremo in essere, partendo dalla difesa delle più preziose libertà costituzionali. Voglio ringraziare le tante persone che attraverso i social, telefonicamente, di persona mi hanno travolto con un entusiasmo straordinario testimoniandomi affetto, stima e fiducia. Concittadini mossi dalla consapevolezza che oggi, per la prima volta dopo anni, Cupello ha un’occasione storica per cambiare davvero».

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