Un «bavaglio» alle proposte delle opposizioni. Così il Movimento 5 Stelle definisce la procedura adottata per l’approvazione della legge urbanistica regionale.
«È stata applicata in Consiglio regionale la manovra della cosiddetta “ghigliottina”, per l’approvazione della nuova legge sull’urbanistica. Il fatto che si applichi questo tipo di bavaglio, su una legge così importante per la regione, la dice lunga su quanto il centrodestra sia disposto a sacrificare in termini di ascolto dei territori, pur di avere una stampella in più a tener su la becera propaganda di cui sono maestri. Aver impedito alle opposizioni di portare in aula le proprie proposte significa aver impedito ai portatori di interesse, che su quelle proposte hanno lavorato, la possibilità di vederle approvate», commentano in una nota i consiglieri regionali Francesco Taglieri, Barbara Stella e Domenico Pettinari.
«Il motivo dell’indifferibile urgenza è stato espresso chiaramente in commissione capigruppo dall’assessore Campitelli, che ha chiesto l’applicazione del regolamento che taglia di netto la voce alle opposizioni, perché, e solo perché, siamo a fine legislatura», sostengono i pentastellati. «La nostra regione sta pagando a caro prezzo la smania di potere di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia che dopo anni di immobilismo in quota maggioranza del Consiglio li vede rincorrere l’approvazione in fretta e furia di norme che non rispecchiano le reali esigenze dell’Abruzzo e degli abruzzesi e sulle quali si dovrà tornare in futuro per aggiustare il tiro. Questa è una norma che l’Abruzzo attende da quarant’anni, ma che per come approvata agli abruzzesi non sarà utile».
«Nella norma, inoltre – affermano Taglieri, Stella e Pettinari – non c’è nulla sulla transizione ecologica, sul Piano ambientale, sul consumo del suolo, sulla sicurezza sismica e su tutte le emergenze, quelle sì urgenti, alle quali il centrodestra è stato incapace di dare risposte».