L’emendamento per destinare un milione di euro a Vasto per i danni da maltempo viene dichiarato inammissibile provocando le ire del Movimento 5 Stelle che abbandona l’aula. Ieri, il consigliere regionale Pietro Smargiassi aveva annunciato l’emendamento auspicando l’appoggio di tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione.
«Per il centrodestra quelle di Vasto e dei territori limitrofi sono meno emergenze delle altre e, aggrappandosi ad un cavillo burocratico, il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha decretato come inammissibili i sub emendamenti del M5S che destinavano gli indennizzi, creando una grave disparità di diritti tra cittadini abruzzesi», attacca Smargiassi che chiedeva di «agire con la stessa e giusta determinazione e speditezza con cui si sono fronteggiate le diverse situazioni emergenziali, come la messa in sicurezza della diga di Penne o le misure a sostegno della Asm di L’Aquila, a fronte dell’incendio che ne ha devastato la sede operativa».
«Oggi il centrodestra ha decretato che in Abruzzo esistono emergenze di serie A ed emergenze di serie B – continua l’esponente del M5S – La maggioranza, con una chiara scelta politica, non ha accettato i sub emendamenti del Movimento 5 Stelle, destinati ad altre emergenze e urgenze dei territori. Un atteggiamento inaccettabile soprattutto alla luce del fatto che in passato sono stati ammessi emendamenti della maggioranza scritti a penna su un foglietto. Non vengano quindi a raccontarci storielle, concludono il capogruppo Francesco Taglieri e Smargiassi.
Critico anche Silvio Paolucci (Pd): «Non è pensabile applicare due pesi e due misure su cosa è emergenza sul territorio e cosa no, né che possa essere considerata emergenza e risarcita solo quella che accade in territori dove governano forze politiche vicine o amiche del governo regionale, come dimostra la recente ripartizione delle risorse sulle emergenze. Non si capisce quale sia il criterio di selezione delle emergenza, né perché, avendo la Regione una struttura, uffici e competenze capaci di applicare normative e un metodo più efficace per qualificare l’emergenza e stare vicino ai territori per i risarcimenti, non ci sia stato un coinvolgimento più proficuo della struttura. Così capita che molte siano le situazioni non considerate, come capita alla provincia di Chieti, su cui più volte ho richiesto attenzione e risorse perché il comparto primario è stato letteralmente messo in ginocchio dal maltempo di maggio e giugno oppure dai recenti eventi di novembre che hanno arrecato innumerevoli danni a tante infrastrutture. Allarmi lanciati anche dal sindaco di Vasto, Francesco Menna, nella doppia veste di primo cittadino e presidente della provincia di Chieti, il quale ha più volte sottolineato la gravità della situazione, chiedendo di non essere lasciato solo ad affrontarla. Quello che si chiede è riservare a tutto il territorio la medesima speditezza e cura dedicata alle altre calamità che oggi sono al centro della norma di Consiglio».