C’erano montagne di rifiuti stoccati illecitamente che superavano anche i 3 metri di altezza. È quanto scoperto dalla guardia di finanza di Pescara a Poggiofiorito, in provincia di Chieti. Qui un’azienda autorizzata al solo trattamento di rifiuti metallici gestiva anche rifiuti pericolosi e non, in assenza delle autorizzazioni. Questi erano trattati in modo non conforme alla natura stessa del rifiuto: stoccati in aree diverse da quelle assentite, poggiati su terreno nudo privo di alcuna impermeabilizzazione, rappresentando un potenziale pericolo per l’inquinamento; con altezze di stoccaggio superiori a tre metri tali da determinare un rischio concreto per la sicurezza dei lavoratori.
Decisivi nelle indagini i sorvoli dei militari della Sezione aerea della guardia di finanza di Pescara che hanno individuato dall’alto i rifiuti in evidente stato di abbandono e, con l’ausilio della dotazione tecnologica dei velivoli del corpo, anche della tipologia dei materiali illegalmente stoccati. I successivi riscontri effettuati con il supporto del comando provinciale di Chieti hanno consentito di constatare l’illecito deposito di rifiuti in violazione della normativa di ambientale.
Il legale rappresentante della società è stato deferito all’autorità giudiziaria ed è scattato il sequestro preventivo dell’area di 3mila metri quadri e quanto presente (reati di cui all’art. 256 c. 1 lett. a), b), art. 137 c. 9 del D.Lgs. 152/06 e smi).