La presidente dell’associazione degli Abruzzesi in Paraguay, Anna Fantilli Cirulli, nei giorni scorsi ha fatto visita al suo paese d’origine, Schiavi di Abruzzo, dove è stata accolta dalla Comunità di Progetto “Terra delle Radici”. «Ritornare nel luogo in cui sei nato, Schiavi di Abruzzo, con tuo nipote è la cosa migliore che ti possa capitare nella vita. Grazie Dio», le parole di un’emozionata Fantilli Cirulli.
La presidente dell’associazione ha poi incontrato il sindaco Luciano Piluso con il quale ha affrontato i temi riguardanti la centralità delle associazioni degli italiani all’estero e la necessità di incrementare i contatti e lo scambio di informazioni tra persone legate da interessi culturali e linguistici comuni (ma non solo) oltre ad agevolare l’incontro di persone con le comunità Italiane all’estero.
Si è parlato anche del “Turismo delle radici e rigenerazione dei borghi” e di tutte le potenzialità della propria offerta legata al turismo di ritorno nella terra d’origine; la comunità di progetto a breve partirà con le iniziative culturali e formative previste dal ministero degli Affari esteri e dal ministero della Cultura per il 2024, proclamato anno del turismo delle radici italiane nel mondo. «Il Turismo delle Radici interessa potenzialmente un bacino stimato tra i 60 e 80 milioni di discendenti degli emigrati italiani nel mondo, che risiedono soprattutto nelle Americhe, in Australia e nei Paesi europei –spiega il referente tecnico della comunità di progetto, Marco Cirulli – È ad oggi un comparto turistico ancora solo in parte sfruttato, dalle potenzialità ancora in gran parte inespresse. Una forma di turismo moderna e attuale, che intercetta gli aspetti più innovativi del turismo contemporaneo».
Durante l’incontro in Comune, Anna Fantilli Cirulli ha consegnato una targa commemorativa al sindaco Piluso. Presenti per l’occasione Angelo Angelillo, ex console onorario in Encarnación (Paraguay), e la consorte Giulia Cirulli, ex presidente dell’Associazione degli Abruzzesi in Paraguay; per le associazioni Centro Italico Safinim e Centro Studi Alto Vastese e Valle del Trigno, sono intervenuti rispettivamente Armando Falasca e Veronica Valentino e Marco Cirulli.
Non sono poi mancate le foto ricordo di rito, tra queste gli scatti sotto le lapidi del poeta futurista Auro D’Alba e dell’imprenditore e tesoriere della città di New York Almerindo Portfolio, figli illustri del paese montano.