È un appello all’accoglienza, quello rivolto da monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, stamani durante la celebrazione eucaristica in onore di San Michele Arcangelo, patrono di Vasto.
«In un tempo, come il nostro, segnato da tante tensioni, soprattutto dal dolore straziante della violenza, della morte, pensiamo all’Ucraina invasa dai russi, o anche a tutte le situazioni di povertà e ingiustizia nel mondo – ha detto il presule sull’altare della chiesa – Pensiamo ai tanti che fuggono dalla povertà e dalla fame. Proprio in questi giorni mi è arrivato l’appello del prefetto di Pescara, chiedendomi di indicare, offrire dei luoghi dove accogliere questi fratelli e sorelle che fuggono dalla sofferenza e dalla morte e cercano vita nuova e speranza».
Nell’omelia, monsignor Forte esorta al «coraggio di scelte generose: la possibilità di aprirci con impegno ad aiutare e sostenere chi sta fuggendo dalla morte, dalla fame e cerca un futuro diverso in mezzo a noi. L’accoglienza, ce l’ha ricordato il Papa nell’incontro bellissimo di Marsiglia, non è un optional, è un dovere. Un dovere cristiano e anche un dovere civile, certo vissuto in maniera regolata, attenta e rispettosa dei diritti di tutti, ma anche senza compromessi o finzioni, nell’autenticità dell’impegno e della passione».