Strascichi dal consiglio comunale di Cupello del 26 settembre scorso. All’ordine del giorno c’era l’approvazione del Dups (Documento Unico di Programmazione Semplificato), punto però ritirato. «Il sindaco – commenta Officina Cupello, formazione politica nella quale confluiscono i consiglieri di opposizione – con evidente imbarazzo e difficoltà, ha proposto al consiglio comunale il ritiro, senza addurre motivazioni valide e credibili; la verità è che sul documento è giunto il parere contrario del Revisore dei Conti, dopo quello fortemente dubitativo e pieno di riserve del luglio scorso in merito al bilancio di previsione 2023. Questo parere evidenzia una situazione di forte criticità economica e finanziaria dell’ente, che conferma le nostre preoccupazioni sulla gestione portata avanti nell’ultimo decennio e che testimonia la legittimità e la solidità della nostra azione di controllo e verifica attraverso la Commissione di Garanzia (sistematicamente disertata dalla maggioranza)».
Opposizione critica anche sulla d’atto del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, sul quale «ci sono stati approssimazione e mancanza di partecipazione. Il Comune di Cupello non ha promosso alcun tavolo di concertazione per riflettere sulla visione del territorio e su quale tipo di sviluppo si vuole proporre».
Infine, l’interpellanza sul caso acqua potabile di fine agosto nelle contrade di Montalfano, Reale e Ributtini: «Abbiamo ottenuto dal sindaco una risposta ampiamente insoddisfacente e di puro stile notarile, essendosi limitato a ripercorrere cronologicamente gli eventi verificatisi e a ripetere fatti già letti e riletti, senza che abbia motivato i colpevoli ritardi informativi e comunicativi e senza che abbia intrapreso azioni risarcitorie e di tutela per i cittadini coinvolti. Il sindaco, se solo lo volesse, potrebbe agire nei confronti della Sasi, anche semplicemente supportando i cittadini nelle azioni di risarcimento. Il fatto che la maggioranza non abbia assunto alcun impegno a riguardo dimostra la superficialità con la quale agisce e ribadisce una comprovata lontananza dalle istanze dei cittadini», conclude Officina Cupello.