«Più ci penso e più mi dico che non è reale. Casalbordino 13.09.2023. Quante morti ancora sul lavoro?». È il messaggio scritto in rosso su uno striscione appeso sul cavalcavia della Statale 650 “Trignina” in territorio di Lentella. La tragedia di mercoledì scorso ha suscitato sgomento e dolore in tutto il territorio riaccendendo l’attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. La drammatica esplosione del 13 settembre in cui hanno perso la vita Giulio Romano, Gianluca De Santis e Fernando Di Nella ha avuto un’eco ancora più vasta in considerazione del precedente altrettanto grave che ha marchiato per sempre la data del 21 dicembre 2020; in quella data morirono Nicola Colameo, Paolo Pepe e Carlo Spinelli.
Le indagini
Sul fronte delle indagini sarà conferito lunedì l’incarico di eseguire l’autopsia sui corpi dei tre operai. Alle 9 del 18 settembre la pm titolare dell’inchiesta, Silvia Di Nunzio, incaricherà gli anatomopatologi Pietro Falco e Rossella Ferrante. I corpi delle tre vittime sono stati recuperati nella serata del 13 settembre, giorno dell’incidente, e trasportati all’obitorio dell’ospedale di Chieti.
Le condizioni dei corpi fanno presumere che al momento dell’esplosione il più vicino fosse Romano, 56enne di Casalbordino. I suoi famigliari si sono affidati al legale Antonino Cerella che commenta sinteticamente: «Sono fatti drammatici sui quali vanno fatte chiarezza e giustizia».