San Pio, in ortopedia mancano i medici: situazione di forte criticità

È una situazione di vera emergenza quella vissuta dal reparto di Ortopedia del San Pio. La carenza di personale medico che affligge molti dei reparti dell’ospedale di Vasto, è particolarmente acuta nell’unità operativa diretta dal dottor Enzo Di Prinzio dove, da domani, saranno solo tre i medici in servizio. La problematica del personale si trascina ormai da tempo senza che, di fronte a numerose sollecitazioni, siano stati presi provvedimenti. La pianta organica di ortopedia prevede 7 medici più il primario, così da garantire una molteplicità di servizi quali la gestione del reparto, comprese le reperibilità, l’attività ambulatoriale e quella chirurgica.

L’ospedale San Pio da Pietrelcina

I numeri. Il crollo di numeri nel personale in servizio è iniziato un anno e mezzo fa con la pensione del dottor Giardini. A luglio 2021 è andato in pensione anche il dottor Amicone, poi a settembre c’è stato il trasferimento del dottor Ranalli e a gennaio 2022 quello del dottor Barbato. Il 1° febbraio è andato in pensione il dottor Mattia. Cinque uscite dall’organico che non sono state compensate da alcuna assunzione. A settembre scorso la Asl ha fatto un avviso pubblico per l’innesto di specializzandi a tempo determinato. Solo a gennaio sono arrivati quattro specializzandi al 4° anno che hanno dato il loro contributo all’attività del reperto. Ma, dei nuovi medici, due sono già andati via il 1° marzo, gli altri due salutano il reparto oggi, per aver ottenuto un contratto a tempo indeterminato in altri ospedali. È stata tentata anche la strada della mobilità ma, ad oggi, non si hanno notizie di medici che vogliano trasferirsi al San Pio. Così, da domani, saranno in servizio tre medici: il primario Enzo Di Prinzio, il dottor Giulio De Martino e il dottor Francesco Meale, che però andrà in pensione il 1° luglio.

La reperibilità. Nell’attività del reparto è prevista la reperibilità notturna dei medici, chiamati in servizio in caso di urgenze. Non tutti i medici in servizio possono svolgere turni di notte e reperibilità. A ortopedia, dallo scorso settembre, sono stati Di Prinzio e Barbato a dividersi le reperibilità. Da gennaio, invece, tocca al solo primario garantire ogni giorno la reperibilità e il pronto intervento. Un supporto l’ha avuto dagli specializzandi che, in molte circostanze, si sono comunque rivolti a lui per situazioni di particolare complessità. E, da oggi, Di Prinzio sarà l’unico a poter garantire il servizio.

L’attività del reparto. La mole di lavoro svolta dal personale del reparto è importante. Attualmente ci sono 19 posti letto occupati – a fronte dei 18 normalmente disponibili -, nell’ambulatorio vi sono circa 30-40 accessi al giorno. Importanti anche i numeri dell’attività chirurgica: dal 1° gennaio sono stati effettuati 230 interventi. E, andando verso l’estate, cresce esponenzialmente il numero di accessi in reparto. Ma, con il numero dei medici così ridotto ai minimi termini, sarà complicato poter andare avanti. C’è attesa per nuovi medici in organico che possano garantire riposo a chi, da tempo, porta avanti l’attività di ortopedia senza soluzione di continuità. Già da oggi, numeri alla mano, sarà difficile per il primario fare un calendario dei turni dei medici di Ortopedia con il concreto rischio di dover sospendere alcune delle attività. A meno che, in breve tempo, non arrivino soluzioni da parte della direzione Asl per garantire la sopravvivenza del reparto.

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