Tragedia alla Esplodenti Sabino: esplosione, vittime tre operai. Evacuate case della zona

14 settembre, ore 14

«Una strage che chiede una profonda verifica circa le tutele ed i diritti previsti dalla legge, alla luce del procedimento penale in corso per l’accertamento delle responsabilità su di una disgrazia simile accaduta nel 2020 nella stessa azienda». Lo afferma in una nota Mario Enrico Testa, coordinatore di Sinistra per Vasto.

«Ci uniamo al grido di allarme lanciato dai sindacati sulla urgente necessità di fare chiarezza su questa terribile vicenda e ci affidiamo alla giustizia che farà sicuramente il suo corso.
Allo stesso tempo è necessario un intervento delle istituzioni a tutti i livelli affinché si metta in atto un’azione concreta che non esponga più a rischi i lavoratori e le lavoratrici in tutta Italia ed in tutti i settori. Perché resta intollerabile l’alto numero annuale di “morti bianche” nel Paese, non semplicemente un dato statistico in aumento ma una tragedia nazionale
continua. Specialmente nella Regione Abruzzo, considerata “zona rossa” per incidenza di infortuni rispetto ai dati nazionali, e la provincia di Chieti che tra tutte si posiziona al 14° posto
secondo i dati riportati dall’Osservatorio sicurezza sul lavoro e ambiente Vega Engineering».

13 settembre, ore 21,30

La società calcistica Città di Casalbordino « porge le più sentite condoglianze alla famiglia Romano per la prematura scomparsa del caro Giulio, cognato della nostra presidentessa Paola De Camillis. Ci stringiamo altresì attorno a tutte le famiglie delle vittime della tragedia degli Esplodenti Sabino. Una prece».

«L’inchiesta della magistratura farà il suo rigoroso e doveroso percorso per stabilire le cause, afferma la presidente del Consiglio comunale di San Salvo», Tiziana Magnacca. «Resta la constatazione della pericolosità dell’attività svolta e che il rischio è sempre così alto nonostante le rassicurazioni sulla correttezza delle procedure nelle lavorazioni».

Ore 19,55

Sul posto anche la pm Silvia di Nunzio e la dirigente del Commissariato di Vasto, Lucia D’Agostino. Avviate le indagini sull’esplosione che ha causato la morte di Giulio Romano, 56 anni, di Casalbordino, Fernando Di Nella, 62, di Lanciano, e Gianluca De Santis, 40, di Palata (Campobasso).

Ore 19,50

«Inaccettabile quello a cui stiamo assistendo. Bisogna fermare questa strage. Questa notizia è ancora più dolorosa e amara se si pensa che nel 2020, nello stesso stabilimento, persero la vita tre operai e che l’ultimo infortunio mortale sul lavoro in Abruzzo risale allo scorso febbraio. La sicurezza sul lavoro è un’emergenza nazionale che necessita di interventi tempestivi e radicali». Lo affermano in una nota congiunta il segretario regionale Ugl Abruzzo, Gianna De Amicis, e il segretario Ugl Chieti-Pescara, Armando Foschi, e del segretario provinciale Ugl metalmeccanici, Giuseppe Saraceni, dopo la tragedia alla Esplodenti Sabino di Casalbordino.

«Bisogna rafforzare i controlli, puntando su riforme urgenti come il coordinamento delle banche dati. Ancora più impellente è, però, la promozione di una vera e propria cultura della sicurezza sul lavoro, sia per le aziende che per i lavoratori stessi. L’addestramento e la formazione sulla sicurezza – ammoniscono De Amicis, Foschi e Saraceni – devono essere ampliate a partire dalle scuole secondarie al fine di rafforzare la prevenzione».

Ore 19,45

«È assurdo che uno stabilimento industriale catalogato ‘ad alto rischio’ secondo la Direttiva Europea Seveso (e dunque soggetto a severi controlli da parte delle istituzioni) possa registrare due incidenti mortali plurimi in meno di tre anni di distanza l’uno dall’altro e dopo che sul primo incidente sono state ipotizzate accuse di omicidio colposo plurimo aggravato perché commesso con la violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. In attesa che si chiariscano dinamica e cause dell’episodio odierno, l’auspicio è che vengano subito accertate le responsabilità di questa ennesima strage che si poteva e si doveva evitare». Lo afferma il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri.

Ancora reazioni politiche.

«Lascia sgomenti dover prendere atto di come questa non sia la prima volta che un evento simile si verifichi nella stessa azienda», dichiara Etelwardo Sigismondi, senatore di Fratelli d’Italia. «Le indagini stabiliranno le esatte cause e dinamiche dell’ennesimo drammatico avvenimento che sottolinea l’urgente necessità di affrontare con ancora maggiore determinazione la questione della sicurezza sui luoghi di lavoro anche con modifiche all’attuale normativa. Queste sono ore di dolore e preoccupazione in cui i nostri pensieri sono rivolti alle vittime e alle loro famiglie».

«Una tragedia di grandi dimensioni, che colpisce tutto l’Abruzzo. Quanto accaduto oggi alla fabbrica Sabino Esplodenti di Casalbordino richiama tragicamente l’attenzione sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, ultimamente evidenziato dal ricorrere di gravi sciagure», dichiara in una nota Alberto Bagnai, deputato della Lega. «Colpisce che la sciagura sia avvenuta alla vigilia dell’udienza preliminare per un evento analogo che aveva colpito la stessa azienda. Sono in costante contatto con le autorità locali e mi sono messo a disposizione per ogni eventuale necessità».

«Oggi pomeriggio in Senato, la discussione riguardo alla mozione concernente le morti sul lavoro, per assurda coincidenza, si è incentrata sul nuovo ennesimo tragico incidente appena avvenuto, a Casalbordino presso l’azienda Esplodenti Sabino. In questo momento di tristezza e dolore, i nostri pensieri sono rivolti alle vittime, alle loro famiglie e ai loro affetti. Questo evento profondamente doloroso ci porta a riflettere sulla cultura della sicurezza del lavoro e a renderla prioritaria rispetto alla realtà produttiva e occupazionale». Così, in un comunicato, il circolo, il gruppo consiliare e il segretario cittadino di Fratellid’Italia, Piernicola Carlesi.

Ore 18,20

Quattro abitazioni sono state evacuate, si cerca di capire se i residenti potranno tornare a casa in sicurezza entro stasera.

Ore 16,55

Gli operai che hanno perso la vita nell’esplosione sono Giulio Romano, 56 anni, di Casalbordino, Fernando Di Nella, 62 anni, di Lanciano, e Gianluca De Santis, 40 anni, di Palata, sposato e padre di due figli.

Ore 16,35

Carla Zinni, vicesindaca di Casalbordino: «Notizia gravissima, si faccia piena luce sull’accaduto».

Ore 16,20

La commozione del segretario provinciale della Filctem Cgil, Emilio di Cola:

Ore 16,15

L’accaduto sta suscitando molte reazioni politiche.

«Il trattamento delle polveri esplosive – dichiara Michele Fina, senatore del Pd – è un comparto ad alto rischio che purtroppo in Abruzzo ha prodotto vittime anche negli anni passati e non si può prescindere da una riflessione doverosa e necessaria, che coinvolga tutti gli enti che hanno responsabilità e compiti nella filiera».

Secondo Francesco Taglieri, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, «è doveroso da parte delle istituzioni aprire un’attenta riflessione sul tema della sicurezza sul posto di lavoro, particolarmente in una regione come l’Abruzzo, che ogni anno registra dati sempre più allarmanti».

Alessio Costanzo Fedele, coordinatore regionale di Azione Under 30, auspica «una profonda riflessione sugli standard legati alla sicurezza sul lavoro ed all’efficacia delle politiche di prevenzione dei rischi, davanti all’ennesima tragedia che non può e non deve rimanere ignorata».

«Siamo vicini alle famiglie delle vittime e auspichiamo che si faccia piena luce sull’accaduto. Di certo si tratta di un altro, terribile monito sulla necessità di un maggiore impegno per la sicurezza sui luoghi di lavoro», afferma Andrea Marinelli, segretario regionale del Pd.

Ore 16

Alcuni parenti degli operai hanno accusato malori mentre si trovavano ai margini della zona interdetta. Per alcuni di loro si è reso necessario il trasporto all’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto.

Subito dopo l’esplosione, a lanciare l’allarme sono stati alcuni bagnanti, che in spiaggia avevano avvertito chiaramente il boato.

Ore 14,40

Gianluca Salvatore, titolare della Esplodenti Sabino, sta tornando da Roma. Lo riferisce l’Ansa. L’avvocato Augusto La Morgia riferisce che l’imprenditore è sgomento e non riesce a spiegarsi l’accaduto, anche alla luce delle precauzioni severissime prese in fabbrica dopo la tragedia del 2020, a seguito della quale il titolare dell’azienda ha risarcito i familiari delle tre vittime.

Domani è prevista, dinanzi al gup del Tribunale di Vasto, l’udienza preliminare per l’eplosione del 21 dicembre 2020. Dieci gli imputati, il reato ipotizzato è cooperazione colposa in omicidio colposo per colpa generica, cagionata da negligenza, imprudenza e imperizia, e per colpa specifica, consistita nella violazione di divere norme antinfortunistiche. Dopo l’esplosione del 21 dicembre 2020, l’azienda fu sottoposta a sequestro e rimase ferma per sette mesi. L’attività riprese nel luglio 2021, dopo il dissequestro.

Ore 14,25

In corso le valutazioni relative all’eventuale chiusura di ferrovia adriatica, autostrada A14 e statale 16.

Ore 14,05

Gli artificieri della polizia, provenienti da Pescara, stanno raggiungendo il luogo in cui è avvenuta l’esplosione. I vigili del fuoco li attendono per entrare nel luogo dell’incidente.

Ore 13,45

A Casalbordino è scattato il piano di emergenza interno. Il coordinamento è affidato ai vigili del fuoco.

Aggiornamento

Due morti accertati a seguito dell’esplosione, avvenuta attorno alle 12,30. Di una terza persona non si hanno notizie. Il boato è stato avvertito chiaramente a Casalbordino Lido e nelle aree circostanti l’azienda, che in linea d’aria si trova a poche centinaia di metri dalla riviera. Sul posto 118, carabinieri, guardia di finanza, polizia locale. In corso una call tra la Prefettura di Chieti e le autorità locali.

La prima notizia

Una forte esplosione si è verificata all’interno della Esplodenti Sabino. Sul posto sono presenti carabinieri, 118 e vigili del fuoco. Alcuni testimoni parlano di un forte boato udito in un ampio raggio.

All’interno dell’azienda – che si occupa di demilitarizzazione, distruzione di esplosivi, consulenza per la bonifiche di terreni da ordigni bellici, inertizzazione air-bag, pretensionatori e razzi da segnalazione – si sono già registrati in passato gravi incidente. L’ultimo in ordine di tempo quello del 21 dicembre 2020, quando un’esplosione uccise tre dipendenti (Carlo Spinelli, 54 anni di Casalbordino, Paolo Pepe 45 anni di Pollutri e Nicola Colameo, 45 anni di Guilmi).

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