Nei giorni scorsi da parte dei dei vertici nazionali della Banca Popolare dell’Emilia Romagna erano circolate delle voci piuttosto insistenti su una presunta chiusura della direzione territoriale di Lanciano e di numerose filiali presenti su tutto il territorio abruzzese. Un piano di ristrutturazione e riorganizzazione che aveva allarmato lavoratori e sindacati ma su cui, fortunatamente, si è avuta una fondamentale e decisiva schiarita. Nella giornata di martedì il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha ricevuto in un incontro tenutosi a Palazzo Silone, all’Aquila, il responsabile dell’Area Centro-Est di Bper, Giuseppe Marco Litta. Un confronto questo seguito dalla forte preoccupazione espressa da Marsilio per l’annunciata chiusura di alcune filiali e il ridimensionamento di alcuni uffici Bper.
«Nel corso dell’incontro – ha affermato il presidente – il dottor Litta ha smentito la chiusura della sede centrale di Lanciano, che invece conserva l’organico e la propria funzione compreso il centro per le imprese che di recente è stato potenziato. Sono state inoltre confermate le altre due sedi: quella storica, ex Carispaq, sul corso a L’Aquila e quella di Pescara, con la Bper che mantiene in Abruzzo il Contact Center nazionale di Chieti e tutti i suoi cinquantotto dipendenti. Purtroppo la riorganizzazione prevede la chiusura di una dozzina di filiali, ma su questa decisione ho chiesto ai vertici dell’istituto di credito di fare ulteriori approfondimenti e di verificare fino in fondo se esistono possibilità di salvarne qualcuna.
Il dottor Litta – ha concluso Marsilio – ha fatto presente che questi due anni di pandemia hanno dato una forte accelerazione all’utilizzo dell’internet banking anche da parte di clienti che prima avevano le filiali fisiche come punto di riferimento e ciò ha portato all’accorpamento di quelle poco frequentate con quelle dei paesi vicini. Nonostante ciò è stato ampiamente ribadito che questa contrazione non comporterà diminuzione di personale ed i livelli attuali verranno confermati con il mantenimento di tutti i posti di lavoro».