Sono ancora senza esito le ricerche dei cuccioli di Amarena, l’orsa simbolo dell’Abruzzo uccisa da Andrea Leombruni, commerciante di 56 anni che le ha sparato con un fucile, la notte del 1° settembre a San Benedetto dei Marsi.
Il Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise ha spiegato che i due cuccioli di un anno e mezzo sono probabilmente confusi e disorientati dall’assenza della loro madre. Sono stati svariati i tentativi di catturare i due piccoli orsi, l’ultimo era in programma ieri sera. A operare sul campo ci sono le guardie del Parco, i carabinieri forestali e quelli delle stazioni territoriali.
Amarena è morta a causa della perforazione di un polmone e della successiva emorragia causate dal colpo di fucile. I cuccioli pare non si siano mai allontanati dalla zona dov’è accaduto il fatto. Qui sono state sistemate fototrappole e gabbie contenenti esche (tra le quali le carcasse dei polli uccisi dall’orso quella sera) e batuffoli di ovatta imbevuti dell’odore dell’orsa.
Intanto, sembra ripetersi il copione di qualche mese fa a Villalago: il sindaco di San Benedetto dei Marsi, Antonio Cerasani, ha dovuto emettere un’ordinanza per disporre il divieto di avvicinarsi agli esemplari di orso bruno per filmarli o illuminarli e alle squadre di ricerca per evitare il disturbo alle attività: dal giorno successivo all’uccisione, infatti, sono tanti i curiosi che affollano la zona.