È stato un gesto d’amore e di solidarietà quello che ha accompagnato lo spettacolo teatrale “Parlami d’amore” in scena domenica 27 marzo a Vasto. Grazie alla collaborazione tra Grido Cineteatro e l’associazione Avi Alzheimer, infatti, parte del ricavato della serata sarà devoluto proprio a sostegno dei progetti dell’associazione, nata nel 2017 dall’iniziativa di volontari e familiari, che offre assistenza ai malati di Alzheimer e alle loro famiglie. Iniziative presentate dalla dottoressa Claudia Sacchet, geriatra dell’ospedale San Pio di Vasto, dall’artiterapeuta Francesca Giangiacomo e dalla psicologa e psicoterapeuta Evelyn Di Santo. Associazione che negli ultimi due anni, come spiegano i volontari, ha dovuto reinventare spazi e progetti, per poter garantire assistenza nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia.
«Ci siamo visti costretti ad interrompere molte attività – spiega la dottoressa Sacchet -. Fino a due anni fa organizzavamo i Caffè Alzheimer, attività collettive per i malati, e in parallelo, eravamo impegnati in incontri di sostegno con i familiari, per far capire come comportarsi con il malato, come superare i momenti di crisi. Prima della pandemia organizzavamo anche corsi di formazione veri e propri, finalizzati all’assistenza. Attività che purtroppo sono state interrotte dal Covid e che speriamo di riprendere già dai prossimi mesi». Ad affiancare la dottoressa Sacchet nel supporto ai pazienti è la psicologa Evelyn Di Santo che, spiega «mi occupo di supporto psicologico ai familiari dei malati di Alzheimer, che vivono spesso condizioni di isolamento, solitudine e difficoltà nell’accettazione della malattia. Quello che io e la dottoressa Sacchet facciamo, è gestire gruppi psico-educazionali per far conoscere la malattia e per offrire sollievo psicologico ai familiari».
«Portiamo avanti un progetto di sostegno sia a famiglie che a pazienti, che in questo momento abbiamo dovuto reinventare come assistenza domiciliare – aggiunge Francesca Giangiacomo -. È un’iniziativa che ci sta dando grandi soddisfazioni e che ci permette di realizzare piani individuali per ogni persona. Come artiterapeuta, mi occupo anche di teatroterapia che è una delle terapie più efficaci per i malati di Alzheimer, perché permette di lavorare sulla memoria corporea, recuperando cognitivamente alcune attitudini». Ad assistere allo spettacolo, al fianco di Avi Alzheimer, anche Francesco Marchesani, uno dei volontari in prima linea a sostegno dell’associazione. «Mi occupo della parte musicale e collaboro fattivamente con questa associazione da qualche anno insieme agli Eclipse, tribute band del Pink Floyd di cui faccio parte. Con i concerti cerchiamo di raccogliere fondi da destinare ad Avi a sostegno dei loro progetti. Siamo grati a Grido Cineteatro e ai ragazzi della Music Player Academy che ci hanno dato l’opportunità di raccogliere questi fondi che cercheremo di veicolare nelle iniziative dell’associazione. Ho visto con i miei occhi quello che fanno i volontari dell’associazione, il cui lavoro dona realmente beneficio ai pazienti. L’Alzheimer è una malattia che colpisce non solo i pazienti, ma anche i loro familiari, ben vengano queste iniziative a sostegno di chi si mette in gioco per dare sollievo a chi convive con queste patologie».
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