Non un residuato bellico, ma uno scaldabagno finito chissà come nel mare antistante la spiaggia di San Nicola sul litorale di Vasto. Lo si apprende dalla revoca dell’ordinanza dell’ufficio circondariale marittimo di Vasto firmata dal tenente di vascello Stefano Varone.
La vicenda è quella del presunto residuato bellico rinvenuto il 13 agosto da un bagnante nello specchio d’acqua tra gli scogli della spiaggia di San Nicola. Il giorno del ritrovamento la guardia costiera era intervenuta delimitando l’area per evitare potenziali pericoli ai frequentatori di quel tratto di mare. Il giorno dopo, con un’apposita ordinanza, quello specchio d’acqua era stato interdetto alla balneazione in attesa degli accertamenti sull’oggetto da parte del nucleo Sdai (Sminamento Difesa Anti Mezzi Insidiosi) di Ancona.
Questo è intervenuto il 18 agosto scorso rivelando la natura non pericolosa dell’oggetto. A seguito dell’iter, quindi, il tenente Varone ha revocato la precedente ordinanza. L’intervento del nucleo specializzato è stato particolarmente fruttuoso perché, oltre ad aver fatto luce sulla tipologia dell’oggetto, grazie all’uso della strumentazione di rilevamento, sono stati individuati e rimossi colpi da mortaio, proiettili e munizioni di vario calibro risalenti alla Seconda guerra mondiale. In settimana gli uomini dello Sdai torneranno per completare i brillamenti.