Figure femminili si stagliano sulle tele esposte al piano terra di quella che fu la casa natia di Raffaele Mattioli, il banchiere sensibile alla tutela del patrimonio culturale. Colori caldi dominanti, ma anche blu e verde in gradazioni mai banali. Visi dai lineamenti delicati, altri sfumati, rapiscono l’occhio del visitatore per la vivacità delle tonalità scelte dall’artista.
Nella Sala Mattioli, in corso De Parma, è iniziata il 14 agosto e terminerà domani L’isola di Calypso. Donne tra mito e quotidiano, la mostra di acquerelli di Francesca Pracilio. Insegnante con la passione per la pittura, ha iniziato a dipingere nel 2017 con risultati che le hanno consentito di conseguire riconoscimenti in Italia e all’estero. Dal 28 al 30 luglio ha preso parte a Barcellona all’Agrupaciò d’aquarelistes de Catalunya, simposio internazionale sull’arte dell’acquerello in cui ha avuto modo di mostrare la sua tecnica pittorica.
«Sono una vastese Doc», così si presenta. «La mia vita è stata variamente e profondamente segnata dall’elemento acqua: nuotatrice agonistica fin da bambina, ingegnere ambientale con una tesi sulla depurazione delle acque da giovane, acquerellista appassionata nella mia attualità di mamma e insegnante. Con una innata dimestichezza e facilità nel disegno, sempre tenuta nel cassetto, a quarant’anni mi sono innamorata di questa tecnica pittorica che, più delle altre, col disegno spesso lotta, e al disegno si ribella per seguire strade proprie. Intuite da subito le potenzialità espressive dell’acquerello, ho approfondito lo studio defli stili di alcuni maestri, senza mai tuttavia rinunciare a proseguire una ricerca personale e una sperimentazione du tecniche e materiali in grado di dare corpo e colore a certe mie sensazioni ed emozioni. In quest’ottica particolare qualche soddisfazione mi ha dato dipingere ad acquerello anche su basi non convenzionali, come la tela, il legno o la carta sintetica. In pochi anni ho potuto vedere alcune mie opere apprezzate, selezionate e pubblicare nei cataloghi di diversi concorsi nazionali ed esteri: per me importanti occasioni di crescita, in quanto luoghi di scambio di conoscenze e di esperienze con ottimi artisti e maestri provenienti da tutto il mondo. Continuo a trovare una risorsa potermi definire una dilettante, nell’accezione più allegra e scanzonata del termine, continuando a trarre diletto, con leggerezza e libertà, da questa meravigliosa attività che svolgo nello studio della mia abitazione, da cui posso vedere il sole sorgere sul bel mare di Vasto e tramontare dietro l’imponente massiccio della Majella».
La critica d’arte Daniela Madonna elogia «la sublime espressione pittorica di Francesca Pracilio, la cui indubbia delicatezza si fonde con il tocco di un vigore prorompente sospeso tra libertà e controllo, tra equilibrio ed elasticità funambolica, tra intuito stringente e attenta indagine dell’altro da sé».