Sarà l’autopsia a chiarire le ragioni della morte di un pescarese di 35 anni morto ieri a San Giovanni Teatino dopo essere stato raggiunto da due colpi di taser. Una telefonata al 112 ha segnalato la sua presenza in corso Vittorio Emanuele, qui il 35enne – paziente psichiatrico in cura in un centro di salute mentale di Pescara – si era denudato e secondo le testimonianza stava compiendo atti di autolesionismo dando anche testate ad un’auto.
Dopo la corsa verso un vicino passaggio a livello, i carabinieri del nucleo radiomobile hanno provato a bloccarlo sui binari della ferrovia Chieti-Pescara. Qui i militari hanno usato il taser perché il 35enne aveva reagito violentemente con calci al loro indirizzo. A quanto pare, l’uomo è riuscito a strapparsi di dosso i due dardi della pistola a impulsi elettrici che lo avevano sotto l’ascella e all’inguine sinistro. I medici del 118 presenti sul posto così hanno proceduto – dopo che i carabinieri erano riusciti a immobilizzarlo – a un iniezione per sedarlo, ma all’ospedale è arrivato privo di vita. Inutili i tentativi di rianimarlo.
Il pm di turno, Marika Ponziani, ha aperto un fascicolo disponendo l’autopsia.