Mercoledì 19 luglio, alle ore 17:30, nella location della Maison des Arts della Fondazione Pescarabruzzo, si terrà la presentazione del catalogo della mostra “Vite sospese. Natura e fragilità umana nell’opera di Paolo Spoltore 2009-2023”. Un percorso trasfigurativo interiore e artistico dell’autore: dal dolore vissuto per tragedie gravi come il terremoto dell’Aquila e l’emergenza sanitaria da Covid-19, al ritorno alla vita in pienezza, attraverso opere in legno, in ferro, in ceramica e altri oggetti di riuso, raggiunti dal fine vita e rianimati dalla bellezza, dall’arte e dall’estetica dell’artista, che dona una seconda vita alla materia. Paolo Spoltore è uno scultore polimaterico che incentra la sua arte su forme spinte e dinamiche. Nel corso della lunga carriera, ormai pluridecennale, ha sperimentato con successo sul fronte stilistico e tematico, conservando inalterato l’orientamento alla ricerca.
La Fondazione Pescarabruzzo ha ospitato, dunque, quattro importanti serie dello scultore: Totem, Cuori pietrificati, Coronavirus e post Covid, oltre a diverse serigrafie per un totale di circa 80 opere in esposizione. «A voler rintracciare un unico denominatore, dall’osservazione della produzione più recente dell’artista», scrive il presidente Nicola Mattoscio nell’introduzione al catalogo, «si coglie soprattutto un’intensa ricerca della condizione dell’uomo al cospetto della natura. La fragilità e l’essenza dei microcosmi individuali sono mostrati nel loro disfarsi e ricomporsi, messi in discussione dalla crisi della società sempre più frammentata e in balia delle forze impetuose e primordiali del cosmo, mentre ci si ritrova in silenzio ad indugiare di fronte ad una figura totemica o nel tentativo di ricostruirsi idealmente prima ancora che fisicamente. La prospettiva è positiva. Spoltore ci indica una possibile catarsi nella rinascita della bellezza, da ritrovare nella seduzione dell’universo, in un rinnovato rapporto con la natura, vissuta in un equilibrio ideale tra uomo ed ecosistema, come una sorta di rito magico di purificazione da ogni reciproca contaminazione».
Il catalogo ospita un’intervista di Costantino D’Orazio, noto giornalista anche televisivo e storico dell’arte. In un passaggio D’Orazio chiede all’artista: «Guardandole tutte insieme oggi, che tipo di esperienza emerge da quelle opere?» Spoltore risponde: «Le opere ricordano momenti tragici e anche molto forti emotivamente. Le immagini dei telegiornali, le parole nei notiziari giornalieri davano forza a quello che volevo realizzare. In me è scattato un senso di paura e di stress. Soffrendo di claustrofobia, la visione dei pazienti che hanno subito l’intubazione endotracheale è stata davvero sconvolgente. Attraverso le sculture trapelano, infatti, sentimenti di sgomento e di ansia […]».
Alla presentazione, dopo i saluti del presidente della Fondazione, Nicola Mattoscio, interverranno lo stesso Costantino D’Orazio, l’artista e il M° Roberto De Grandis, che al termine dell’evento si esibirà in una performance musicale dal titolo “…viaggio di un solo flauto…”. L’esposizione sarà visitabile fino al 23 luglio, dal mercoledì al venerdì, dalle 17 alle 20 il sabato dalle ore 16 alle 20 e la domenica dalle ore 10:30 alle 13:30 e dalle 16 alle 20.