«Vasto è una città abbandonata dalla Regione Abruzzo in termini di servizi, non è collegata con le principali città abruzzesi». I Cobas del lavoro privato di Chieti-Pescara tornano a parlare dei problemi del terminal bus di Vasto prendendo le distanze dal recente botta e risposta politico.
«Già dall’anno scorso abbiamo sollevato il problema del Terminal Bus di Vasto, quando un autista nostro iscritto fu raggiunto da provvedimento disciplinare per aver lasciato il mezzo acceso nello stallo per refrigerarsi a causa dall’elevata temperatura estiva. Perciò segnalammo la disfunzione al vettore, il quale non diede seguito alla nostra comunicazione circa le indicazioni per far si che tali provvedimenti non si ripetessero più.
Di conseguenza abbiamo avviato una serie di procedure per l’accesso alle necessarie informazioni. Fatto questo che ha suscitato prese di posizione dei vari schieramenti politici vastesi, i quali hanno dato vita ad una serie di rimpalli reciproci, riportando alla luce problematiche che i Cobas, studenti, cittadini, turisti e personale viaggiante da anni lamentano.
Ai Cobas le diatribe politiche non servono e non le sostengono per fini propagandistici in vista delle elezioni regionali, così come le risposte giustificative di Tua. Facciamo notare quanto segue. Le risposte date da Tua alle nostre osservazioni sono del tutto insufficienti: trattandosi di azienda a gestione regionale si potrebbero stanziare ulteriori fondi per
completare le strutture del terminal.
Le cosiddette “forze politiche” ammorbano i cittadini con schermaglie pseudopolitiche. Ma non fanno niente di concreto, neanche per vie legali, per dare degna soluzione a questa vergognosa situazione. Vasto è una città abbandonata dalla Regione Abruzzo in termini di servizi, non è collegata con le principali città abruzzesi. In passato avevamo suggerito ai vari vettori di fare una fusione per evitare la concorrenza dei viaggi low cost di FlixBus e prendere in gestione il terminal bus. Sta di fatto che ai vettori ha fatto comodo solo la parte più conveniente, a costo zero, tant’è che per andare a Roma ci vogliono 4 ore.
L’illusione di avere un terminal bus ben funzionante e con qualità di servizi è fallita. I problemi rimangono per passeggeri e per il personale viaggiante. Chi arriva per la prima volta in città si trova di fronte ad uno spettacolo indecente; che bel biglietto da visita per la città del Vasto».
«Vasto è una città abbandonata dalla Regione Abruzzo in termini di servizi, non è collegata con le principali città abruzzesi». I Cobas del lavoro privato di Chieti-Pescara tornano a parlare dei problemi del terminal bus di Vasto prendendo le distanze dal recente botta e risposta politico.
«Già dall’anno scorso abbiamo sollevato il problema del terminal bus di Vasto, quando un autista nostro iscritto fu raggiunto da provvedimento disciplinare per aver lasciato il mezzo acceso nello stallo per refrigerarsi a causa dall’elevata temperatura estiva. Perciò segnalammo la disfunzione al vettore, il quale non diede seguito alla nostra comunicazione circa le indicazioni per far si che tali provvedimenti non si ripetessero più.
Di conseguenza abbiamo avviato una serie di procedure per l’accesso alle necessarie informazioni. Fatto questo che ha suscitato prese di posizione dei vari schieramenti politici vastesi, i quali hanno dato vita ad una serie di rimpalli reciproci, riportando alla luce problematiche che i Cobas, studenti, cittadini, turisti e personale viaggiante da anni lamentano.
Ai Cobas le diatribe politiche non servono e non le sostengono per fini propagandistici in vista delle elezioni regionali, così come le risposte giustificative di Tua. Facciamo notare quanto segue. Le risposte date da Tua alle nostre osservazioni sono del tutto insufficienti: trattandosi di azienda a gestione regionale si potrebbero stanziare ulteriori fondi per
completare le strutture del terminal.
Le cosiddette “forze politiche” ammorbano i cittadini con schermaglie pseudopolitiche. Ma non fanno niente di concreto, neanche per vie legali, per dare degna soluzione a questa vergognosa situazione. Vasto è una città abbandonata dalla Regione Abruzzo in termini di servizi, non è collegata con le principali città abruzzesi. In passato avevamo suggerito ai vari vettori di fare una fusione per evitare la concorrenza dei viaggi low cost di FlixBus e prendere in gestione il terminal bus. Sta di fatto che ai vettori ha fatto comodo solo la parte più conveniente, a costo zero, tant’è che per andare a Roma ci vogliono quattro ore.
L’illusione di avere un terminal bus ben funzionante e con qualità di servizi è fallita. I problemi rimangono per passeggeri e per il personale viaggiante. Chi arriva per la prima volta in città si trova di fronte ad uno spettacolo indecente; che bel biglietto da visita per la città del Vasto».