Basta con le polemiche sulla sanità, si lavori per unire e non per dividere. L’appello arriva a Terenzio Rucci, componente dello staff del presidente della Regione, Marco Marsilio.
«Risulta purtroppo evidente – scrive in una nota – che la macchina politica si sia messa in moto in vista delle prossime elezioni regionali e che lo stia facendo con scomposti tentativi di mistificazione della realtà.
In questi giorni, infatti, nel territorio dell’Alto Vastese è stata consegnata un’auto medicalizzata per coadiuvare i servizi sanitari, i quali, come nel resto d’Italia, soffrono a causa della carenza di personale.
A cavallo della pandemia, tutti si sono accorti che le politiche sbagliate di accesso agli studi medici e di numero chiuso delle selezioni degli studenti di medicina hanno determinato una grave insufficienza di personale, la quale è stata avvertita nelle città metropolitane e in misura maggiore nelle aree interne. Alcuni turni scoperti, soprattutto in certi periodi dell’anno, diciamolo con chiarezza, ci sono sempre stati e non sono il frutto di tagli ma della oggettiva impossibilità di reperire il personale medico. Parlo di “oggettiva impossibilità”, in quanto, quando è stato emesso il bando per il reperimento di medici, non vi sono state risposte e nessun professionista ha manifestato la volontà di venire a ricoprire i turni previsti. E chi ritiene che il direttore della ASL abbia il compito di trovare egli stesso altri medici, sta evidentemente strumentalizzando una carenza nazionale di personale non circoscritta e non risolvibile, se non attraverso una retroattività di politiche universitarie differenti da quelle utilizzate negli ultimi 15 anni.
Nonostante tale difficile quadro appena menzionato, la Asl è riuscita con grandi sforzi e mediante la disponibilità dei medici (spesso impegnati in turni sfiancanti e a cui va il più riconoscente “grazie” da parte di tutti noi) a garantire quasi tutti i turni delle ambulanze medicalizzate di Castiglione Messer Marino e di Gissi per il mese di luglio.
Amici, Concittadini del Medio e Alto Vastese, amici sindaci: da soli non si va da nessuna parte! Il nostro territorio non può permettersi sterili polemiche, né tanto meno di restare ancorato a strumentalità divisive. Noi abbiamo la necessità di fare di più e meglio rispetto ai territori più agevolati del nostro, per ridurre un gap che, anno dopo anno, riguarda i nostri paesi.
Pensiamo davvero di invertire la tendenza prendendo parte ad una guerra fra poveri?
Volete dirmi che l’iniziativa per ribadire l’importanza del Ppi di Gissi non si poteva fare in un giorno diverso dalla consegna dell’auto medica a Carunchio?
Volete dirmi che era davvero indispensabile mortificare un primo cittadino vostro collega e tutti i suoi concittadini con lui? Invece di stare sotto il sole a fare passerelle e fotografie, non era meglio organizzare una tavola rotonda per fare proposte? Volete dirmi che in Regione non siete stati ricevuti quando lo avete chiesto? Considerata inoltre e non da ultimo la presenza del presidente della Provincia Francesco Menna, non era forse il caso di fare un tour sulle strade provinciali per analizzare la viabilità?
Chiaramente le mie domande non chiedono una risposta, però voglio sommessamente ricordare che la Regione Abruzzo ha stanziato 1,5 mln di euro su tutto l’Alto Vastese e 1 mln di euro per il solo Pi di Gissi, tra fondi Pnrr e acquisti elettromedicali (tra cui ecografo) con fondi di bilancio.
Ebbene: a quando risale l’ultimo investimento di questa portata?
Voglio inoltre ricordare che nell’ultimo anno, grazie al lavoro del dottor Di Laudo, i posti letto sono stati riempiti e che gli ambulatori sono stati resi fruibili e disponibili.
Cari amici, io sono nato a Gissi e con la mia famiglia sto ristrutturando una casa nella quale abbiamo il desiderio di vivere per generazioni: non c’è colore politico che tenga quando si tratta della difesa di un territorio che oggi non è in grado di competere con le sfide mondiali; faccio per questo un appello al buon senso e concludo dicendo che chi vuole anteporre gli interessi di una parte è nemico del comprensorio per intero. Lavoriamo per unire, non per dividere».
Si, basta con le chiacchiere, vogliamo i fatti!