L’espressione ripetuta da tutti è quella di giornata storica. Dopo oltre 30 anni di interruzioni e disagi si costruirà un nuovo ponte sul fiume Sinello in sostituzione della passerella precaria che finora ha consentito il passaggio tra i comuni di Guilmi, Roccaspinalveti e Montazzoli, spazzata a ogni consistente pioggia.
Stamattina i sindaci dei tre paesi dell’Alto Vastese – rispettivamente Carlo Racciatti, Claudia Fiore e Felice Novello – si sono ritrovati in prossimità di ciò che oggi appare come un confine insuperabile per posare una prima pietra immaginaria di un’opera all’apparenza irrealizzabile fino a qualche tempo fa.
Ad aver appaltato i lavori è il Comune di Guilmi, dopo un lungo iter autorizzativo, forte di un finanziamento di 980mila euro per “Lavori di consolidamento dissesto idrogeologico” dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La strada è usata soprattutto dai cittadini di Roccaspinalveti per raggiungere la zona industriale della Val di Sangro e di Montazzoli per recarsi sulla costa e negli altri centri dell’entroterra. Come detto, in occasione di abbondanti precipitazioni, la passerella provvisoria veniva portata via dalla piena, ora è chiusa dalle piogge di metà maggio.
Per iniziare i lavori – aggiudicati dalla ditta Franchella Angelo Eredi srl – sarà necessario attendere la diminuzione della portata, poi serviranno 5-6 mesi sempre con un occhio alle condizioni meteo. Il ponte avrà tre campate un’altezza di 4,5 metri e una lunghezza di 48; con gli stessi fondi sarà sistemata la strada comunale che conduce al ponte.
Il collegamento viario in questione assume ancora più importanza dopo l’enorme frana che ha interrotto la strada di Roccaspinalveti in località Acquaviva, usata dai cittadini per raggiungere le fabbriche della Val di Sangro e per la quale si preannunciano tempi di ripristino non brevissimi.
Negli ultimi tempi qualcuno ha sollevato dubbi sulla possibilità di realizzare il ponte, su questo punto Racciatti si toglie qualche sassolino dalla scarpa: «Bisogna capire che per fare queste opere non si parte oggi per realizzarle domani. Sono tre anni che lavoriamo a questo progetto, per l’ultima autorizzazione è stato necessario un anno. Fare oggi un’opera su un fiume è davvero difficile, sono tanti i documenti da produrre. Questa è un’opera frutto della collaborazione tra tre Comuni».