L’ex assessore ed attuale consigliere comunale di Azione, Giacinto Verna torna a parlare del Parco Villa delle Rose. «La Giunta Paolini – si legge nella nota – sta raccogliendo i frutti dell’amministrazione Pupillo. Ora si stanno accorgendo che il Parco delle Rose, così come è stato pensato in questi anni, è un’opera davvero centrale per i cittadini di Lanciano. E allora ben venga la stagione estiva dei concerti proprio lì. È una soddisfazione per tutta la città. È anche il risultato di una ideazione, progettazione e realizzazione dell’Amministrazione Pupillo. L’allora vicesindaco Pino Valente è stato di lunghe vedute perché aveva capito che quello spazio poteva diventare un centro nevralgico della città. La sua caparbietà, di trasformare alla radice l’ippodromo “Villa delle Rose” in un luogo fruibile in tutte le stagioni dell’anno, è stata profetica. Ed oggi è sotto gli occhi di tutti fra manifestazioni, passeggiate e concerti quanto sia stato importante realizzarlo. Chi organizza eventi oggi chiede di poterlo fare proprio lì.
Sono stato impegnato in prima persona da assessore in quota Progetto Lanciano, soprattutto dopo la morte di Pino, il suo fondatore, per far sì che dal progetto si realizzasse l’area così com’è oggi. Dal milione del Masterplan poi l’amministrazione Pupillo ha impegnato dapprima 300 mila euro e, sotto mia insistenza, altri 300 mila (primavera del 2021) per mettere in sicurezza l’area, sistemare i nuovi gradoni, la videosorveglianza e il sistema di illuminazione e safety e rendere fruibile l’area per i grandi eventi. Se oggi il Parco delle Rose (dev’essere il Central Park di Lanciano diceva Pino Valente) è quello che è perché ci abbiamo scommesso e creduto. È un sogno realizzato.
Non dimentichiamo – sottolinea Verna – che, su chi stava realizzando quell’opera di totale rinnovamento dell’area, giunsero critiche feroci (compreso al sottoscritto) per uno sperpero di denaro per “realizzare cemental park”. E non da meno la critica per lo spostamento del campo “Esposito” con una manifestazione a sua difesa dove parteciparono non più di 20 persone, schierate con l’attuale amministrazione.
Oggi anche gli scettici si stanno ricredendo visti i successi delle ultime manifestazioni svoltesi nel “polmone verde” della città. Il Parco delle Rose è diventato fulcro di un intero territorio. E non sarebbe forse giusto dare anche un riconoscimento formale a Pino Valente per quell’opera, magari intitolandogli ufficialmente il Parco?
Ma poi, si ricrederà anche l’attuale amministrazione? Dal fango di due anni fa oggi si sta assistendo al verde del parco. Una cartina di tornasole politica ci sarà a breve: sarà interessante vedere quanto l’amministrazione Paolini crede in quest’area per la città. Allo stato attuale non hanno messo un euro su quell’area. Quanti soldi saranno inseriti nel prossimo bilancio di previsione? Quanto si investirà ancora in quest’area con arredi, parco giochi, piantumazione di alberi, strutture sportive a misura di famiglia e magari con un collegamento di mobilità lenta alla ciclabile di via del Mare? Ed anche la Regione, oggi in colpevole ritardo, quando potrà rendere fruibile il percorso dell’ex tracciato ferroviario (ciclopedonale?) che può agganciarsi al Parco delle Rose? Ciò che si sta facendo in questi giorni è la prosecuzione di quanto già progettato e stanziato nella precedente amministrazione. Anche la videosorveglianza (con qualche aumento di telecamere rispetto a quanto previsto inizialmente) deriva dalle economie di spesa su quell’area».