«Se la città continua a parlare male del suo ospedale, questo ospedale morirà». Con queste parole, e con un piglio deciso e perentorio, il direttore generale della Asl 2 Thomas Schael, ha parlato questa mattina in una conferenza stampa fiume a soli due giorni dal sit-in del centrosinistra, proprio davanti ai cancelli dell’ospedale “Renzetti”.
«Quando sono arrivato nel 2019, a Lanciano ho trovato una situazione disastrosa con poca tecnologia nell’ospedale ed un distretto organizzato male – afferma Schael -. In questi anni su Lanciano abbiamo investito 115 milioni di euro e se oggi ascriviamo tutti i problemi delle Asl alle loro gestioni, sbagliamo, perché bisogna guardare a monte, alla politica ed a quanto poco ha investito sulla sanità».
Un attacco frontale, chiaro e senza mezzi termini quello del direttore generale che accusa l’opposizione frentana di «buttarla in caciara» e di fare politica sulle spalle dei pazienti «mettendo in piazza numeri falsi e fuorvianti». «Se parliamo di produzione scesa nell’ultimo trienno, dovremmo dire che a causa del Covid è scesa in tutto il mondo – prosegue Schael -. Ed è proprio dalla pandemia che il modo di concepire la sanità è inevitabilmente cambiato. Il sistema sanitario non è scappato durante il Covid e non scappa oggi».
E dopo aver elencato numeri e prestazioni del “Renzetti” nell’ultimo anno come segno di crescita, anche grazie all’arrivo dei nuovi primari, torna a parlare del nuovo ospedale, di come sarà il nuovo ospedale. «Una produzione in ripresa, dopo la flessione determinata dalla pandemia, e cresciuta nel 2022 del 28%, investimenti in tecnologie per 4 milioni, trend in salita per la dotazione di personale rispetto al 2020 – sottolinea ancora il direttore – dimostrano come sia necessario fare un’operazione di verità perché non posso permettere che si faccia a pezzi, con notizie false, l’impegno che la Direzione e gli operatori mettono in campo per garantire e migliorare i servizi resi ai cittadini. Non posso accettare che passi il messaggio distorto che descrive come abbandonato l’ospedale di Lanciano».
Per quanto riguarda poi le liste d’attesa fa mea culpa su ciò che non funziona ma tiene a precisare quale sia la situazione. «Stiamo recuperando le prestazioni perse durante la pandemia: nel 2022 l’ospedale di Lanciano ha erogato l’88% delle prestazioni in classe di priorità con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente, mentre la previsione per l’anno in corso, stando ai primi dati, è di crescere di altri 6 punti percentuali – dice -. Con l’assunzione di altri radiologi, e dopo il contratto firmato oggi con il nuovo direttore di reparto Roberto Vezzaro, contiamo di migliorare in particolare su ecografie e Tac. Non va dimenticato, però, che la nostra è un’Azienda organizzata in rete, per cui una prestazione che non è disponibile a Lanciano viene comunque garantita in una delle nostre strutture, perché il nostro obbligo è dare una risposta. Va per questo censurato qualche operatore del Cup che al momento della prenotazione si esprime in modo improprio e lascia senza una risposta il cittadino, che ha il diritto di pretendere la presa in carico in mancanza di una data disponibile in quel momento».
E il sindaco Filippo Paolini, dopo dell’operazione relativa alla Casa della Comunità in via Spaventa, si mostra ancora una volta vicino all’operato della Asl e dello stesso Schael. «Tutti noi vorremmo di più per il nostro ospedale e io sono il primo a sommergere il direttore Schael di messaggi per ciò che non va – dice Paolini -. Ma riconosco alla Asl il grande lavoro che sta facendo sul nostro territorio e sul nostro ospedale e per questo condanno chi fa campagna politica sulla sanità senza guadare ai numeri reali».
È sbalorditivo come l’attuale direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti non abbia un minimo senso di pudore o vergogna ad attaccare chi legittimamente segnala il disastro/degrado in cui lui ha fatto precipitare non solo l’ospedale di Lanciano ma tutta la sanità provinciale.
Posso affermare da ex dirigente che ha lavorato presso la suddetta azienda dai tempi della ULSS 07 Lanciano che l’attuale direzione aziendale è la peggiore in assoluto.
Pertanto è inutile che questo direttore scarichi su consiglieri comunali tra l’altro di minoranza le SUE ESCLUSIVE RESPONSABILITÀ.
Io non ho contezza esatta degli investimenti fatti ma se sono le cifre che lui asserisce, peggio mi sento, i risultati ottenuti che sono sotto gli occhi dell’intera popolazione frentana ci dicono che non solo l’ospedale ma l’intera sanità pubblica è in uno stato fatiscente e tutto questo perché i vari direttori di struttura (i primari per intenderci) non hanno un punto di riferimento degno di questo nome; la disorganizzazione regna sovrana in tutti i settori, sia medici che amministrativi ( non so se il Signor Shael abbia mai fatto accesso, senza essere scortato da paggi e paggetti di turno, ad uno qualsiasi dei pronto soccorso della sua azienda)
A mio avviso compito di una direzione generale è quello di dettare le linee programmatiche e supportare i propri collaboratori anziché polemizzare con chi cerca di evidenziare e denunciare vergognose carenze che tutti i cittadini constatano quotidianamente