I sindaci di Vasto e Casoli bocciano il bilancio consuntivo 2022 della Asl Lanciano Vasto Chieti durante la riunione del Comitato ristretto. Oltre a Francesco Menna e Massimo Tiberini, del citato comitato fanno parte anche i primi cittadini di Chieti (Diego Ferrara, presidente, assente per l’occasione), Atessa (Giulio Borrelli) e Ortona (Leo Castiglione) e il direttore generale della Asl Thomas Schael.
Menna e Tiberini definiscono «non esaustiva relazione di Schael. Da questa è emersa la perdita di esercizio di oltre 23 milioni di euro oltre al dato negativo delle Sdo (Schede Dimissioni Ospedaliere) che per la provincia di Chieti oscilla dal -26% al -46% e la totale mancanza di risoluzione delle criticità più volte sollevate e manifestate relative all’ospedale e al distretto sanitario di Vasto, al Pta di Gissi e al distretto di Castiglione Messer Marino».
«La mobilità passiva è peggiorata negli ultimi anni con impatti significativi sulla qualità dell’assistenza sanitaria forniti – aggiunge Tiberini – Ho inoltre evidenziato il persistente problema delle liste di attesa che nonostante i contributi erogati non è stato adeguatamente affrontato oltre alla cronica mancanza di medici nelle aree interne. È indispensabile adottare misure efficaci per incentivare l’insediamento di medici nelle aree rurali e remote».
Menna ha fatto un lungo elenco di criticità non risolte. «Per il “San Pio” di Vasto la carenza di medici soprattutto nei reparti di Medicina, Pronto soccorso, Geriatria, Neurologia, Ortopedia, Anestesia. Chiusura della Lungodegenza e della mensa e la presenza di strumentazione obsoleta. Per il Distretto sanitario di base di Vasto la carenza di medici, la mancanza di ripristino delle prestazioni ambulatoriali presenti fino a qualche anno fa quali ortopedia ambulatoriale e Orl e la necessità di incrementare il personale infermieristico e Oss oltre al personale di vigilanza».
«Per il Pta di Gissi la carenza di medici specialisti in Ortopedia, Pneumologia, Odontoiatria oltre all’esiguo numero di ore di specialistica in alcune branche operative quali Cardiologia, Psichiatria, Ori, Dermatologia, Neuropsichiatria infantile, Neurologia e Endocrinologia, la mancanza di un messo, la grave carenza di medici al P.P.I. (a rischio chiusura), la mancanza di fisioterapisti all’Ospedale di Comunità, la mancanza di Logopedista e Terapista occupazionale per la R.A.D.A., la mancanza di apparecchiature medicali e radiologiche quali la Tac, la Moc, l’Audiometria e l’Emg, l’assenza di riscontro da parte della Asl circa la richiesta avanzata dell’istituzione di una Rsa pubblica e di Hospice oltre alla richiesta di avere sale operatorie che, con l’ausilio di due unità infermieristiche, potrebbe essere potenziata la Chirurgia ambulatoriale che alleggerirebbe la pressione sul Blocco Operatorio del San Pio di Vasto».
«Per Castiglione Messer Marino, infine, l’assenza di servizi di diabetologia, fisioterapia, medicina legale, ufficio di scelta e revoca del medico non ripristinati dopo il pensionamento dei medici. Ridotto a una volta al mese il servizio di cardiologia a fronte di un servizio settimanale, l’assenza di Chirurgia, Dermatologia e Urologia non ripristinati dopo il pensionamento oltre al Consultorio le cui attività sono cessate».